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Al Molto Rev.do Don Zanocchi
Casa della Divina Provvidenza
Piemonte - Tortona
Messina, la sera del 22/ XI - [1]911
Caro Don Zanocchi,
Domani sera partono di qui due orfanelle, che vengono a Tortona,
condotta una per l'Istituto S. Giuseppe e l'altra per l'Istituto S. Vincenzo.
Le accompagna la mamma del probando Russo da Messina.
Giungeranno costì sabato mattino.
La mamma del probando si fermerà qualche giorno, poi ritornerà,
poiché la partenza deve essere effettuata entro cinque giorni dal rilascio del biglietto.
Potete raccomandarla alle Suore o farla mettere presso qualche persona a dormire -
Io parto domattina per Noto, ma sarò a Messina Venerdì a mezzanotte,
tra venerdì e sabato.
Oggi ho mandato due telegrammi a Don Sterpi, ai quali non ebbi risposta.
Si vede che non sarà a casa, oppure che mi abbia telegrafato a Noto,
credendomi già a Noto: da Noto non mi mandarono nulla.
Sarebbe bella che mi rimandassero il telegramma per posta, mentre io domani vado là.
Ho ricevuto la vostra lettera, mentre io jeri avevo già scritto a D. Allasia
offrendogli un buon posto dove poteva avere cento lire al mese
e le Messe libere e il vitto e alloggio.
Ma ora che si è messo lì, stia pure dove è: quanto alla Messa di Volpedo
è una birichinata che non doveva fare: pazienza, saremo più poveri,
ma più puliti, col divino aiuto.
Desidero conoscere come andò a finire l'interesse di Bra.
Come telegrafai costì, se quel pezzetto di terreno non si può riaverlo,
piuttosto che perdere tutto, se il contratto Sterpi vede che è buono ed è conveniente farlo,
si potrebbe cedere l'usufrutto per un quinquennio al fratello di Montà
oppure anche per qualche annata di più; e a casi estremissimi pazienza!
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Se D. Sterpi vede che c'è anche la convenienza, piuttosto che perdere di più,
ceda anche per nove anni l'usufrutto, e poi in extremis ceda anche la proprietà
se non è tanta entità e se vede che noi abbiamo sempre un vantaggio.
Mi rincresce delle notizie che mi date della Casetta, proprio mi addolorano.