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[(Registrata)


Al M. Rev.do Signore

Il Sig.r Don Giuseppe Zanocchi

Casa della Divina Provvidenza

in Tortona (prov. d'Aless.) Italia]


        Rio de Janeiro, il dì 11 Ottobre del 1921

        da Rua Itapirú, n. 115

        Anime e Anime !


 Caro Don Zanocchi, mio figliuolo in Gesù Cristo Crocifisso,


 Sono tornato stamattina da San Paolo, viaggiando tutta notte,

e alla stazione ad attendermi c'era Don Depaoli, [De Paoli] che mi consegnò la corrispondenza.

 La prima cosa che ho letto fu la vostra lettera con la dolorosa notizia

della morte di vostro padre.

 Vengo ora da dire la Messa, ed ho applicato per l'anima veramente cristiana

di vostro padre, e continuerò a pregare.

 Non vi posso dire quanta parte prendo al vostro dolore, e come lo sento vivo,

quasi se fosse morto uno dei nostri più cari, e tale era infatti.

Continuerò a pregare per lui, e tutti pregheremo per vostro padre.

Don Depaoli, [De Paoli] che è qui, si unisce a me in tutto, e domani dirà anche lui la Messa;

oggi egli aveva già celebrato, quando ebbe da me la notizia.

 Però penso che l'anima di vostro papà sia già in Paradiso;

ma noi dobbiamo pregare sempre.

 Nella festa di S. Lorenzo il Signore mi fece sentire molta consolazione interiormente:

era forse un segno che quell'anima se ne andava al suo Signore?

 E vostra madre?

 Sono contento che si stia appianando la dolorosa vertenza con i fratelli Cassola.

Iddio benedica largamente anche loro, poveretti!

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 Ho pianto di consolazione pensando e leggendo il trionfo della Madonna

della Guardia; noi pure quel giorno, eravamo tutti, in sette Sacerdoti,

riuniti a Mar de Hespanha, e abbiamo fatta una dolcissima festa anche noi,

mettendo una immagine della Guardia sull'altare.

Io, grazie a Dio, tutta la notte della vigilia e tutta la festa sono stato spiritualmente con voi.

 Scriverò al povero Canepa, confortandolo in Gesù Cristo.

 E la festa di S. Alberto com'è andata? Ditemene qualche cosa;

io lo festeggiai molto di qui.

 Datemi notizie del caro Don Bariani, e ditegli che assai lo ricordo

e lo amo in Gesù Cristo.

 E Don Montagna come sta ? predica?

Si sostenga di più, si curi di più, per obbedienza; e così voi e tutti: fatelo per le Anime.

 Datemi notizie del nostro Don Sterpi;

io non ebbi, fino ad oggi, una sola parola da lui, povero figlio!

 Penso quanto lavorerà, prego per lui e tremo che si ammali.

 Scrivetemene qualche cosa, e obbligatelo a curarsi, a sostentarsi.

 Io sto bene, benissimo, eccetto quei soliti disturbi al cuore.

 Vengo da San Paolo, dove la Madonna mi ha condotto e visibilmente assistito.

Ho visto tre volte quel Mg.r Arcivescovo, ed ebbi poi due lunghe udienze.

Mi fu offerto un terreno pel valore di forse un milione in San Paolo,

e pure l'Arcivescovo jeri m'invitò ad andare a S. Paolo,

offrendoci una vasta Parrocchia al Braz, dove sono tutti italiani emigrati

e mi disse che così ci affiderebbe anche la cura spirituale

della Casa della Divina Provvidenza ove sono le Suore della Michel con Suor Cherubina.

 Ieri mattina, prima di andare dall'Arcivescovo, avevo celebrato

nella stessa Casa della Divina Provvidenza, facendo la Comunione generale.

Ebbi comodità di parlare per più volte e per più ore con Suor Cherubina,

e, per l'ajuto di Maria SS. e di San Giuseppe,

le cose si mettono bene, molto bene in Domino.

 Questo che vi scrivo lo leggerete alla Madre e a Mgr Capra,

ai quali non mandai da San Paolo che una parola fugace su cartolina,

perché, nei cinque giorni che mi fermai là, li passai tutti pregando pregando

e lavorando per il Signore, e per una maggiore carità e unione,

e N. Signore ha visibilmente benedetto quel povero lavoro.

 Dite a Mgr Capra e alla Madre che scriverò,

ma non oggi, dovendo domani recarmi a Mar de Hespanha, e oggi ho già qui altro lavoro

per la sistemazione della nostra Casa qui in Rio che si mette bene,

malgrado ci facciano la lotta contro anche sulle colonne dei giornali.

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 Dite a Mgr Capra che lui deve venire qui, almeno in giugno,

e che non prenda altri impegni per le future vacanze, perché poi lo faranno Vescovo,

e non potrà più venire.

 Questo passo lo deve fare per il bene della Congregazione tanto della Michel

che nostra; così io riunirò tutti i nostri e, invece di farci gli Esercizî a Bra o a Villa Soranzo,

ce li fa al Brasile.

Porterò i vostri saluti a quelli di Mar de Hespanha; scrivetemi sempre là.

Col 15 di questo mese due di quelli vengono qui, perché entriamo definitivamente

nel nuovo Istituto dove già sono 260 orfani, e già vi sta Don Depaoli [De Paoli]

per prenderne conto.

Pel 14 aspettiamo Suor Camilla e le Suore;

Direte alla Madre che mi fu offerto un grande terreno a Santos.

 Assicuratela che accetterò la Parrocchia offertaci dall'Arcivescovo di San Paolo,

anche perché così l'unione sarà più ferma in Domino.

Bisogna pregare perché mi occorre un buon personale;

avrei quasi pensato di portare voi in America, e di mettervi a San Paolo e Superiore qui

sia dei Figli della Divina Provvidenza, che Direttore e vincolo di vera e santa unione

tra le Suore della Michel; così voi, che già conoscete la Casa di Alessandria,

che siete conosciuto da Capra e dalla Madre, godreste la fiducia di tutti,

e col vostro tatto e tenendovi in relazione e dipendenza da Mgr Capra e dalla Michel,

si compirebbe la vera unione degli animi in Gesù Cristo.

 In virtù di obbedienza vi obbligo di fare leggere subito questa lettera

alla Madre e a Mg.r Capra, e poi ve la ritornino, e la passate a Don Sterpi,

perché legga e conservi tutto per l'Archivio.

 Sto anche combinando con S. Giuseppe e con Don[m] Silverio,

l'Arcivescovo di Marianna, una santa cosa di neri e di nere, per Nostro Signore

e per la Santa Chiesa: ora stiamo facendo una Novena,

Mg.r Arcivescovo di Marianna ed io, e ne scriverò alla Madre,

intanto pregate e fate pregare. Vi raccomando Don Sterpi!

 Tanti rispetti al Rev.mo Can.co Guffanti, al Can.co Ratti, a D. Gatti, a D. Legué,

a D. Montagna, a D. Bariani e conforti a tutti

e a tutti benedizioni larghe da N. Signore e dalla Madonna.

 Chi c'è a Tortona di Sacerdoti? Mandatemi l'elenco dei Sacerdoti e Chierici

e dove sono che possa loro scrivere.

Saluto anche Egidio Manazza Milanese, quell'altro buffo, il legatore, e tutti i Chierici,

in ispecial modo Cantoni e i più alti, -

e fate che da tutti si preghi per questo pellegrino in Gesù Cristo.

 Vostro aff.mo


          Sac. Orione  d. D. Pr.

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 Questa è dopo che sono qui in Brasile tutta la corrispondenza

ricevuta fino a stamattina.

 Ricevetti una lettera da Mg.r Capra.

 Ricevetti tre altre lettere, tutte da Cribellati, e due sue Cartoline postali,

una da San Sebastiano Curone anche con la vostra firma.

 Stamattina ricevo una lettera dalla Michel, da Roma; una gradita, ma breve,

troppo breve lettera dal mio compatriotta Don Montagna (cui risponderò)!

 E una lettera da San Colombano presso Chiavari, dal nostro caro Don Quadrotta

e altra da Villa Moffa, dal Chierico Sparpaglione, che mi fa piacere.

 Qui tutte le suore e bambine stanno bene e sono in grande attesa di quelle

che devono giungere il 14 c.

 E quella vostra cugina, viene poi nelle nostre Suore? Datemi

notizie più ampie delle Case di Tortona, compreso il Dante e il Probandato.

Salutatemi e confortatemi sempre molto anche da parte mia Don Curetti.

Datemi anche notizie della Casa di Bra.

 Don Cremaschi sapete come è: non scrive.

 E Don Perduca, perché non scrive?

 Ecco, anche lui sarebbe adatto per San Paolo, o lui o voi!

 io vado a Mar de Hespanha

e poi ritorno subito qui; ma scrivetemi sempre là, a Mar de Hespanha,

fino che vi darò nuovo indirizzo.