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[Al M. Rev.do Don Giuseppe Zanocchi

Affidata, pel sicuro recapito,

alla bontà del Can.co Capra]


 +     Anime e Anime !

      (Minas) Mar de Hespanha, il 20 Ottobre 1921


 Caro Don Zanocchi,


 Avrete ricevuto, spero, la lettera che subito vi scrissi alla dolorosa notizia

della morte di vostro padre. Continuo ogni giorno a pregare per lui, e ci ho sofferto molto.

Anche Don Mario ha applicato una Messa e abbiamo recitato tre Rosarî da Requie.

 Penso che avremo in Paradiso un Protettore di più e pensando a lui qualche volta

durante la giornata mi sento come confortato

ad imitare la sua vita di fede e di vera religiosità, benché vivesse nel secolo.

Molte sono le cose che tornano ad encomio di vostro Padre,

ma una soprattutto fu il suo distintivo, voglio dire la pietà.

 Io lo vidi sempre con uno sguardo pieno di mansuetudine,

sereno nell'aspetto, e caldo nello spirito di religione e di divozione, -

onde penso che sia da lui derivata a voi la pietà come retaggio quasi necessario.

E quale premio alla sua pietà Iddio gli ha dato di vedere voi Sacerdote di Gesù Cristo,

e tutto dato ai poveri di Gesù Cristo, Lui che una sola cosa cercava da Gesù Cristo e da voi:

che voi foste tutto di Gesù Cristo!

 Oh sì! Vi ripeto che ci ho sofferto umanamente molto,

ma anche ci spero molto cristianamente

 E' da qualche tempo che ogni morte di quelli che amo in Gesù Cristo più da vicino,

e che più stimo per la vita di Cristo in essi,

mi fa morire quasi della loro morte, umanamente parlando, e mi va preparando alla morte,

facendomi conoscere sempre più la brevità dei miei giorni.

 «I giorni dell'uomo sono come erba», dice Davide nei Salmi,

ma nella fugacità della vita presente Dio ci fa trovare la via alla vita permanente ed eterna.

 Noi siamo di stirpe divina, e, pure nel duolo, non dobbiamo piangere i nostri cari

oltre misura, siccome fanno quelli che non «qui spem non habent».

 Figli della Provvidenza di Dio, affidiamo a Dio le anime nostre

e le anime di coloro che già hanno finito il loro corso,

come più anziani o più destri nel viaggio comune.

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 E confortiamoci al celeste conforto della Fede e della Speranza cristiana che Iddio,

«il Quale è Carità», come ha detto S. Giov., avrà accolto nella Sua gloria il Padre vostro,

e Lo avrà già ricompensato per aver Egli dato al Signore e alla Chiesa del Signore

l'unico figliuolo che aveva; e farà di vostro Padre un Patrono in Paradiso

e un maggior benefattore dei Figli della Divina Provvidenza, e la sua preghiera,

insieme con quella della Beatissima nostra Madre e degli altri nostri Protettori

e Fratelli che ci hanno preceduti alla Patria, affretterà su noi le benedizioni di Dio,

e poi quella vita duratura e beata che è in Cristo Gesù Signor Nostro.

 E come Cristo è risuscitato, vostro Padre e anche noi, per la grazia di Dio,

risusciteremo, quali membra di Cristo, e per la sua potenza

 Adesso, prima di lasciarvi, o mio caro Don Zanocchi,

con la pienezza del conforto e delle benedizioni che vi prego dal Signore,

io vi raccomando di scrivermi qualche cosa di D. Sterpi.

 Vedete che sono omai 80 giorni, ora che vi scrivo, dacché sono partito.

Ho scritto più volte e di più gravi e urgenti cose a Don Sterpi,

e, fin'ora, non ebbi da lui una sola parola.

 Ora che è questo?

 Questo non è carità, né da lui né da voi altri. Se è malato, scrivetemelo:

se sta bene, scrivetemelo a mia tranquillità.

 Avrà molto lavoro, lo so, ma che è farmi scrivere che sta bene? Almeno sarei tranquillo!

 Neanche so se ha ricevuto le lettere - Fiducioso nell'ajuto delle vostre preghiere,

saluto voi e tutti, e vi benedico nel nome di Dio.

 Vostro aff.mo in Xsto e nella Madonna


         Sac. Orione   d D Provv.za


 Abbiamo assunto la Casa in Rio de Janeiro dal 15, S. Teresa -

 Quando mi scriverete indirizzate a questo mio nuovo recapito:

 Casa de Preservação Rua Francisco Eugenio, n. 228  Rio De Janeiro