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Roma, 28. 2. [19]23
Carissimo Don Zanocchi,
sono felicissimo di poterLe scrivere, a nome di Don Orione, quanto appresso:
Don Orione ha ricevuto tutte e tre le lettere che Lei ha mandato il 5, il 15 e il 7.
Ha detto che Lei vada dalla Signora Dorrego e Le porti ogni suo Conforto e
assicurazione di preghiere.
Egli ha saputo, qualche giorno fa, dalla sorella Donna Maria Alvear
che la Del Solar era stata tanto male.
Per Cordova ha detto che Don Montagna, sarebbe bene, andasse a visitare
la Casa offerta,
con l'incarico di osservare tutto bene e informarsi minutamente.
Però dovrebbero pensare gli offerenti alla spesa che occorre
per l'andata e ritorno a Cordova.
In caso che rispondessero affermativamente, Don Montagna parta subito
e riferisca poi tutto esattamente.
Don Orione sarebbe molto più Contento che Gonzales continuasse a vestire
in borghese.
Carissimo Don Zanocchi, beato Lei che è in mezzo al Caldo.
Noi quest'anno abbiamo un clima molto incostante.
Come si trova? E la lingua, l'ha già imparata?
Tanti saluti ai Confratelli Missionari d'America: il nostro vivo ricordo,
e l'assicurazione delle nostre preghiere, unite a quelle dei nostri Giovani,
perché il Signore abbia a benedire alle Loro fatiche apostoliche.
Preghi per me e mi benedica. Sempre aff.mo come figlio in Xsto
Sac. A Bartoli O D P
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Lettera ritardata, scritta a Roma, e poi dimenticata.
La confermo oggi, 21 Marzo, in tutte le sue parti.
Al povero Don Bartoli morirono padre e madre entro 15 giorni l'uno dall'altro
Questa lettera di D. Bartoli vi dice che ho ricevuto anche la vostra,
caro Zanocchi che riguardava Cordova -
Se Don Montagna lo potesse,
sarebbe davvero bene che andasse a vedere un po' la Casa offerta.
Ma
non so come farà
vi sarà possibile, avendo la Messa fissa all'Asilo
S. Luis.
Però, ricordate, che d'ora innanzi = in via di massima, =
non si va se non in Casa nostra, - a meno non ci sia un gran bene da fare
come al Marcos Paz o un grande vantaggio da dare
onde contribuire al Noviziato e a crescere il numero dei probandi.