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Anime e Anime !
Tortona, il 7 Genn. 1930
Caro Don Zanocchi,
La grazia di N. Signore sia sempre con noi!
Domani parte da Genova Mgr Arcivescovo Aragone di Montevideo,
che
andrò ad ossequiare al Porto di Ge,
alla partenza, -
e
spero che questa mia parta sul
col suo stesso piroscafo.
I Ho ricevuto la vostra lettera del 16 Dic.:
i Chierici Dondero, Castagnetti e Ignazio fecero buon viaggio
Come mi pareva avervi già scritto, Ignazio è al nostro Seminario di Voghera,
dove fa la 4ª Ginn.le e speriamo anche la 5ª entro l'anno, - poiché non fa tutte le materie
(non fa l'italiano ma lo impara in pratica) ma solo le principali, per ora. -
I Chierici Dondero e Castagnetti sono a Reggio Calabria, e studiano teologia:
essi già hanno ricevuto la tonsura. Tutti e tre stanno bene e fanno bene.
2) Al Dott.r Perea ho inviato pel I° dell'Anno, un telegramma da Roma,
ed oggi gli scrivo, - perché possa esserne soddisfatto,
lui e tutti gli altri del Sindacato di la Floresta. Già lo avevo ringraziato per telegrafo.
Farò in modo che quei buoni cattolici della Floresta non rimangano malcontenti,
ma soddisfatissimi.
Mi direte che personale ci vuole e di che attitudini, e cosa ora ci sarebbe da fare.
Bisogna intendersi bene, e che facciano il trapasso, d'accordo con l'Arcivescovo
e come dirà Lui.
3) Andate a vedere la Casa e Chiesa che Mgr Alberti vi avrebbe offerta
quale Noviziato a Chascomas, e riferitemi tosto.
Vedete bene tutto: non legatevi subito, ma datevi attorno;
vedete se c'è qualche provento per poter vivere, e se c'è terreno e quanto,
e se è luogo di aria buona, se c'è acqua, se è posto adatto per Noviziato.
A Dondero io non posso chiamare informazioni perché è fino a Reggio Calabria,
e, per ora, non posso andarci.
Riservato.
- Io a Nus [Lanús]non
intendo intenderei che
si vada,
e non mi pare mi sia obbligato con le Vincenzine per la Nus; [Lanús]
dal momento che è un'opera tutta loro, noi non dobbiamo continuare così,
come a Mar del Plata e a Nueva Pompeja.
Se
però avete forte forti
ragioni per dovere accettare, ditemele, -
e vedremo cosa si dovrà decidere.
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Sono contento che andiate a visitare quella Colonia che ci offrono a Santa Fé,
e la Colonia della Sig.ra di Minas (Uruguay).
Già di questa ve ne scrissi anche ultimamente
A giorni andrò a Roma dove spero trovare un nostro buon soggetto (Sacerdote)
da mandarvi; a lui facilmente unirò un Fratello Coadiutore,
come e forse meglio dei due che già ho mandato.
Quanto al padre di Don Contardi sto aspettando notizie sicure,
perché c'è chi dice che sta male, e c'è chi dice che non c'è affatto il pericolo di cui scrivono.
A giorni saprò la verità, e scriverò o telegraferò, se farà bisogno.
E qui devo fare presente che Nueva Pompeja è stato un campo di lavoro che fu preso
a mia insaputa, come si è lasciato Marco - Pas [Marcos Paz] a mia insaputa e con vivo mio dolore
Codesto lavoro fatto da D. Contardi a ondate e non con una vita religiosa regolare
non lo approvo: si corre si corre da Don Contardi, sed extra viam.
Né l'avere una folla di ragazzi e ragazze ?! è fare la volontà di Dio;
io so i dispiaceri avuti dal suo modo di fare qui in Italia:
anche il Cardinale Cagliero me ne parlò, disapprovandolo,
ciò quando egli era Parroco a Squarciarelli e il Card. Cagliero era suo Vescovo a Frascati.
Io fui chiamato fin dal S. Padre Benedetto XV, e l'ho difeso da Padre,
ma, dentro di me, ho sempre sentito che il suo modo di fare non è da Religioso normale,
ma irregolare a salti,
non
a fondo a base stabile,
fatto spesso di sentimento e superficialmente, -
e può presentare gravi inconvenienti e pericoli, e preparare dicerie e peggio.
Del
Di lavoro così fatto viene naturale di pensare alle parole della
Santa Scrittura:
«Multiplicasti
gentem gentes,
sed non magnificasti laetitiam».
Questo scrivo chiaro a Voi perché voglio che si sappia cosa ne penso, -
e che non sono disposto a tenere distaccati e a sé sacerdoti isolati,
senza che possano fare vita religiosa; almeno dovranno essere in tre,
ma, regolarmente poi, non meno di 6 per ogni Casa.
Anche a Marcos Pas, [Paz] quando a principio si era accettato,
si doveva essere non meno di tre, e avere Casa a se da fare vita religiosa.
Sono lietissimo che col 15 Genn. cominciate il S. Ritiro; pregherò, e farò pregare
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Voi mi dite di venire in America, e ne avrei vivissimo desiderio;
ma, chi pensa a trovare il pane per questi Chierici e Novizî?
Abbiamo solo, tra qui e Voghera, non meno di 300 Chierici, -
più due Noviziati, uno qui, a sé, e l'altro di circa 40 a Bra; più una ventina di altri Chierici,
a parte, a Roma, nell'Istituto Divin Salvatore, a Via Sette Sale;
essi
frequentano il Seminario Lateranense, l'Università dei Domenicati,
Domenicani
e nove fanno la Università Gregoriana dei Gesuiti.
Abbiamo 5 Case di poveri a Genova le chiamano il Piccolo Cottolengo, =
in una sola si spendono L.1000 al giorno, - come in questa qui che si spendono
L.1000 ogni tre giorni di solo pane, - ma, complessivamente,
più di 1000 al giorno, anche qui.
Più abbiamo il Santuario della Guardia da alzare e da coprire, e solo le Colonne
(sono 12) vengono L.25.000 caduna, in tutto lire 300.000, solo in colonne.
Come posso venire?
Già mi pare di avervelo scritto: se sapessi che, venendo, potrò portare qui
almeno L.500 mila, allora verrei, ma, diversamente, come fare?
L'altra volta sono stato via 9 mesi, - e ho portato a Tortona 22 mila lire.
Venendo, non potrei ora fermarmi di meno, perché poi si sa che le cose
vogliono il loro tempo. E allora, come farei?
Vedete se potete trovarmi un po' di ajuto!
Io sì, pregherò, come mi scrivete, perché possiate riscuotere il sussidio di 50.000 pesos,
- ma voi non potreste mandarne qui un 20.000?
È vero che dovrete far risultare che col sussidio fabbricate,
ma non potete includere del fabbricato già fatto e macchinario già acquistato?
Mi era venuto in mente di dirvi: facciamo a metà! - ma poi ho pensato di lasciare
che facciate voi, secondo il vostro cuore e la vostra possibilità,
e secondo la ispirazione che vi darà Iddio e la Madonna.
Prego e faccio pregare anche a questo scopo
Ajutatemi
e fate che vi possa
quanto in Domino potete
ed io vi potrò formare e mandare molto e buon personale.
Don
Casa è giunto oggi da Casa,
casa sua, e domani entrerà negli Esercizî
Sp.li;
egli ha visitato, finora, solo le Case di Novi Ligure, del Dante di Tortona, di Alessandria
e di Voghera e una o due Case del Cottolengo di Genova, e ne è rimasto edificatissimo,
grazie a Dio.
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Don
Depaoli va da Roma, dove ora è, a
Venezia, posdomani, a
per salutare Don Pensa, e poi ripartirà, entro Gennajo.
Lo saluterò da parte vostra, - egli ha ora un po' di tosse e anche di affanno,
forse pel nostro freddo, - confido che gli passerà, tornando al caldo del Brasile.
Vi conforto e benedico tutti di gran cuore,
e prego Gesù Crocifisso di assistervi e di benedirvi -
Vostro aff.mo in N.stro Signore e nella Santa Madonna
Sac Luigi Orione della Div. Provv.za
D. Sterpi, Don Perduca, D. Cantoni, Don Casa e tutti di qui salutano fraternamente -
+ Anime e Anime !
Caro D. Zanocchi ,
Vi do una ben dolorosa notizia: è morto il Sig.r Tommaso Canepa! Pregate per Lui:
morì santamente come visse.
Nella sua Casa agli Angeli abbiamo i vecchi (uomini) e i fanciulli deficienti.
Quest'anno potremo licenziare tutti gli inquilini, e aumentare il numero dei poveri,
e di più mettervi un Sacerdote con un gruppo di Chierici
che frequenteranno le Scuole dei Signori delle Missioni a Fassolo
Domenica scorsa 29 Dic. avevo pranzato col Sig.r Canepa,
il 31 sono partito per Roma, - il 3 Genn. ho ricevuto un telegramma
che il Canepa era gravissimo e sono partito subito.
Il 4 mattino Canepa moriva, - il 5 gli abbiamo fatto il funerale
che fu un trionfo di religiosità e di suffragî cristiani, proprio come voleva Lui
La figlia e il genero Sig.r Vincenzo continueranno a stare nella Casa, -
la Casa passa a noi, ma noi ci siamo obbligati a passarci L.1000 al mese fin che vivono, -
poi resterà nostra, senz'altro obbligo.