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          Anime e Anime !

          Tortona, il 22 Sett. 1930


 Caro Don Zanocchi,


 La grazia e la pace di Nostro Signore siano sempre con noi!

 Rispondo alla vostra lettera inviata per via aerea e che chiedeva risposta per telegrafo.

 Non ho risposto per telegrafo perché desidero mettere le cose ben chiare,

ciò che per telegrafo non mi era possibile.

 Sono semplicemente stupito che Don Contardi abbia potuto dire

che io avrei mandato le nostre Suore per Lanús.

 Rimanga ben definito che non gli ho dato questo incarico.

 Egli, continuando così, continuerà a darmi dei dispiaceri;

e, per oggi, mi faccio violenza e non voglio di più aggiungere.

Mi limito a dichiarare che la leggerezza di Don Contardi è da deplorarsi

e non rappresenta affatto lo spirito della Congregazione.

 Quanto ad inviare sei Suore, sentito il vostro parere,

sono pronto a mandarle e al più presto, ma a certe condizioni:

 I La Casa di Lanús sia un vero e proprio Piccolo Cottolengo per quanto in piccolo;

 2° Non sia un tubercolosario, né vi si ammettano tisici, data la sua piccolezza;

 3°) Non mi impegno a dare le Suore oltre tre anni, -

se poi dovranno continuare, si vedrà.

 4/ Vi siano tutti i permessi e l'approvazione dell'Autorità Ecclesiastica,

e dipendano, per la parte spirituale, da voi o da chi voi crederete di incaricare,

non da Don Contardi, troppo superficiale.

 5/ Non mi avete detto quali condizioni si fanno a dette Suore, -

il che sarà bene sia prima convenuto da voi, come in Domino meglio crederete:

fate le cose bene.

 6/ Nessuna di esse ha mai passato l'Atlantico, e voglio siano accompagnate, -

quindi si provveda, in anticipo, il viaggio per sette.

 7/  Le Suore sono già scelte, e sono tali che, imparata un po' la lingua spagnuola,

faranno bene.

 Mentre questa lettera viaggia, io già preparo loro i passaporti e ogni cosa.

Quindi per le Suore potete assicurare che verranno presto.

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 8/ Badate che Don Contardi qui ha parlato ripetutamente di fare a Lanús

una accolta di tisici; di tisici, data la ristrettezza dell'ambiente,

e per non fare di Lanús un focolajo d'infezione pericolosissimo,

porrete come conditio sine qua non, che non ve ne siano affatto.

Se accettano tutte le condizioni bene, -

se no, sono spiacente di non poter mandare le Suore.

 Quanto a la Floresta presso Montevideo, - avrei concluso secondo la copia che unisco.

Nell'atto di vendita non ci dovrà essere nulla, dovrà essere una pura vendita sic et simpliciter.

Se trovaste qualche cosa che non va bene, scrivetemelo subito,

intanto che il Dott.r Perea è ancora in Italia.

 Saluto, conforto e benedico voi e tutti! -

 Aff.mo vostro in Gesù Cr. e nella Santa Madonna


        Sac Luigi Orione   della Div. Provv.za


 Verrà facilmente e prestissimo l'Ing.r Franco Migone

da me inviato costà e a Montevideo - Trattatelo come un nostro Religioso.

 D Contardi lo conosce bene. Porterà mie lettere.