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 +       Anime! Anime !

        Tortona, il 6 Sett.bre 1937


 Caro Don Zanocchi,


 La grazia e la pace del Signore siano sempre con noi!

 Vi scrivo ad un mese preciso dalla mia partenza, e dopo che ho ricevuto

la vostra del 25 Agosto e la copia della lettera del Vescovo di Corrientes.

Voi avrete ricevuto il mio telegramma, a proposito. Tutto ben ponderato in Domino,

ho visto che bisognava sostituire P. Vincenzo con un Sacerdote nostro e sicuro,

sotto ogni riguardo, e di rettitudine e coscienza:

se dovessimo fare un altro fallimento, dovremmo prepararci ad abbandonare Itatí, -

il che dobbiamo cercare, ad ogni modo, di scongiurare. -

 Secondo me non restava che mandare o P. Anzolin o Padre Vigo o P. Lino.

Per più ragioni mi parve più sicuro P. Anzolin

senza dovere cambiare subito a Victoria e a Mar del Plata

 Presso il Vescovo di Mercedes bisogna addurre ragioni di salute di Padre Anzolin.

Se si fosse levasse P. Vigo da Victoria, verrebbero a trovarsi in Victoria

Padre Tessari e Padre Vicente. Padre Vicente sarebbe poi troppo

metterlo Superiore in Victoria, dopo quello che è successo, -

e non metterlo Superiore, sarebbe troppo demolirlo, mentre già vi faceva da Parroco.

 A Quenca non resta tanto demolito, ma bisognerà che si metta bene, e vigilarlo!

Mai mi sarei aspettato che andasse a finire così! - Anch'io lo trovai religiosamente cambiato, - e questa lettera del Vescovo mi ha portato grave dolore, -

 Spero che P. Benito cambierà la situazione

e rialzerà il buon nome della Congregazione presso di tutti e del Vescovo.

Mettetelo bene al corrente di tutto e che P. Vincenzo gli faccia la consegna esatta di tutto.

 Mando, qui accluse, tre carte: per P. Benito, per P. Vicente, per P il Ch.co Carminati.

Se non fossero qui accluse, le manderò a Voi, a parte, e Voi le consegnerete.

 Io, dunque, direi di mandare subito, subito il P. Benito,

ma se Voi, il P. Dutto e P. Cesare trovaste più conveniente mandare Don Vigo o P. Lino

pensateci bene, e poi fate pure. Però, con chi si sostituirebbe a Victoria Don Vigo?

o Padre Lino a Mar del Plata? In Victoria non vedo nessuno, né altrove, pel momento

che possa sostituire Vigo: più in là, qualora P. Benito non potesse resistere,

si potrà sostituirlo con Don Vigo o con Padre Lino. E P. Brusaterra a Victoria.

Anche Padre Lino ad Itatí farebbe bene,

ma ora, come si fa a levarlo subito da Mar del Plata?

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 Certo che, se il Padre Benito non potesse per salute andare ad Itatí,

allora - data la gravità della sistuazione - si potrebbe anche subito trasferire ad Itatí

il P. Lino, ma voi capirete che dislogamento ne verrebbe ben grave a Mar del Plata.

quindi questo si faccia quando non fosse proprio possibile la andata di P. Benito ad Itatí.

 Concludendo: gli individui da sui quali solo si può pensare può pensarsi

per inviarli ad Itatí, secondo me, sarebbero solo questi tre:

P. Anzolin; 2.do P. Lino; 3° P. Vigo.

 Comunque, costi quel che costi, cioè qualunque sacrificio ci possa costare,

urge provvedere subito e bene ad Itatí.

 E questo fate, o miei cari, con la benedizione del Signore:

e appena deciso, e d'accordo con quello che mandate:

dategli tutte le informazioni necessarie e munitelo di una buona carta,

scritta bene da P. Dutto, pel Vescovo, dal quale passerà, e vada.

E fategli fare il viaggio meno disagevole.

 Dite e raccomandate a P. Tessari che sia prudentissimo nel parlare.

Ho riportato la impressione che egli abbia parlato abbastanza col Vescovo:

può essere stato un bene, può essere stato un male;

meglio forse se, prima, avesse parlato con Voi altri

 Così mandate subito, - se già non lo aveste fatto - un Chierico a fare Scuola a Quenca

al posto di quel Maestro venuto dai Salesiani: intendetevi con P. Cesare per la scelta.

Ma se accettasse di andarvi Bottaro, mandate Bottaro -

Forse si potrebbe anche mandarvi il Cammarota (se è un po' istruito),

il quale ha colà suo fratello Chierico, tanto buono, che potrà aiutarlo spiritualmente.

 Non sarei d'avviso di mandare altri di quel gruppo di giovanotti Mariani,

venuti ultimamente, - i quali hanno bisogno di essere aiutati, sotto tutti i riguardi,

e là potrebbero perdersi.

 Quanto ad Avellaneda penso che, anche mandandoci via,

ci daranno sempre tempo alcuni mesi.

Mi scrisse per avion la Presidente, ma non mi dice nulla.

Tuttavia mi aspetto lo sfratto, date le persone che lo vogliono e che lo vanno preparando

con uno spirito che non è né da S. Ignazio né da San Vincenzo de' Paoli

 Non rispondere alle loro critiche e denigrazioni: pregare, tacere perdonare e lavorare

silenziosamente e attivamente a mettere a posto la Infermeria e la Casa di Cochabamba.

 Vedete il P. Galloni, e pregatelo di volersene interessare;

ringraziatelo della lettera che mi ha mandato, gli scriverò.

 La Sig.ra che ha dato la Infermeria, ha dato anche quanto occorre

per arredarla bene, di letti e di tutto,

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ma Fogliarino dovrebbe ora darsi attorno e ottenere dalla Divina Provvidenza

e da Benefattrici quanto può essere necessario, senza spendere noi

ché dovremo già spendere in più, e pel Padiglione della Maria Anchorena

e per la lavanderia, di nostro, circa un 20.000 pesos;

e poi c'è da acquistare il mulino, la macchina per fare la pasta e altre macchine.

E c'è da alzare un altro padiglione con 6 stanze, già promesse da me,

ma di questo vi scriverò più innanzi, qualora dovessi ritardare a venire.

 Desidero che il Visitatore trovi tutto bene

 Oggi vedrò a Genova la Maria Unzué e Sorella

 Alla Infermeria ci vogliono lettiere e comodini tutti smaltati in bianco:

deve essere una infermeria ben piantata, e messa come un vero Consultorio:

noi abbiamo già parecchia roba in Casa a Carlos Pellegrini e a Lanús

che può servire magnificamente: avrà bisogno di essere un po' smaltata e rimessa a nuovo.

È un lavoro che potrà fare e bene il nostro caro Fogliarino, che

il quale ha attitudine e buon gusto -

Dite a Pezza che mi faccia trovare bene la Grotta

che sia tale che io possa esserne contento:

ne guadagnerà anche per altre commissioni che penso di dargli.

 Ancora vi prego di non fare pagamenti, senza prima interpellarmi, e ciò per ragioni mie: e così vi prego di non fare spese e di economizzare sino all'osso:

fatelo, non per l'attacco al danaro, ma per l'amore a Dio e alla santa povertà.

 Sono contentissimo della Scuola a Varetto.

 Sono dispostissimo, col permesso e approvazione di Sua Eccell. Mg.r Alberti,

ad accogliere a Claypole il P. Fanton: per ora gli darei chiesa piesa dove sta Tomás

con il servizio vicino, dove non andrebbe altro che Lui;

noi poi, fabbricando ora il nuovo edificio, ci serviremo dei bagni e servizî nuovi -

 Interpellatelo subito, se accetta. -

 Si potrebbe anche metterlo nella stessa Infermeria, che è nuova,

e là avrebbe anche la Cappella col SS. Sacramento.

 Rispondetemi, e scrivete ogni settimana, per avion.

 Qui tutto andò bene per la Guardia:

la Madonna SS. ha pensato a mandare un po' di acqua, tempo della processione

e così, anche per questo, la processione si accorciò,

senza che nessuno si accorgesse del divieto - Deo gratias !

 Dite a P. Brusaterra che faccia scuola a Tonoli, e a Tomás, ma bene.

 E la festa della Guardia come è andata a Victoria? E' poi venuto il Nunzio?

 Saluto, conforto e benedico Voi e tutti in G. Cr. e Maria SS. aff.mo


         D. Orione   D. P.


 A Carminati mandate il biglietto che vi unisco;

 poi lo cambieremo a fin d'anno scolastico