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Riservata ai tre


 +         Anime! Anime!

          Tortona, 8 Maggio 1939


  Cari Don Zanocchi e Don Dutto e Don Cesare,


 la grazia di Dio e la Sua pace siano sempre con noi!

 Ho ricevuto le gradite vostre lettere: le ultime sono quelle del 3 Maggio,

col programma a stampa della festa del Cottolengo che mi è tanto piaciuto -

 Bisognerà ogni anno, preparare bene questa festa, sì che diventi come tradizionale

e sia aspettata tanto dai Benefattori che dal popolo.

Deo gratias della buona riuscita e d'ogni altra vostra buona notizia.

 Noi pure abbiamo aperta, il 30 Aprile una nuova Chiesa a S. Gius. Cottolengo

in Genova e nel pomeriggio si festeggiò dagli Amici e Benefattori il Santo

nella Casa di Quarto dei Mille, dove sono un duecento uomini malati, cronici, storpi,

deficienti, e vi partecipò anche S. E. Mg.r Alfredo Viola Coadiutore del Vescovo Comacho

di Salto (Uruguay) di passaggio per Roma in visita ad limina.

 A Genova pure si inaugura, in questi giorni una nuova Casa - Villa S. Caterina,

per le Signore decadute: già è pagata e pronta. -

 Quanto alla distribuzione del personale dubito molto della perseveranza di Severino,

e tremo molto su la moralità di quella Casa, - perché in quello che sta alla testa

non ci vedo pietà vita da Religioso osservante. E allora, che affidamento ci dà?

Così per le Scuole, non so come andranno, dato il risultato negativo

che ha dato in Victoria - E i Religiosi che sono là, che esempio ne avranno?

 Bisognerà ora che vigilate, tutti e di continuo quella Casa. -

 Dove non c'è spirito di orazione, dove non c'è pietà,

dove non c'è fervore di vera vita religiosa, c'è da aspettarsi catastrofi, scandali e diserzioni.

 Questo tenetevelo bene in mente, quale criterio direttivo per regolarvi.

 La presente è anche per P. Cesare al quale la farete leggere: -

non si ammetta mai ai Voti né a rinnovare i Voti né si dia l'abito, se non a chi ha dato prova

di pietà soda, di umiltà, di spirito di sacrificio e di orazione, - e sia di vita illibata -

 Non ho nessuna fiducia che Severino perseveri:

Don Zanocchi e tutti dovete sapere che altro è il criterio e modo da tenere

per tirare le anime a Dio, - e altro è il criterio da tenere per le vocazioni religiose

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 Così sento in coscienza, di dovervi dire che mi ha fatto brutta impressione

che l'ex Chierico, nipote di Don Perciballi, Cerquozzi,

sia stato posto in una nostra Casa, ad Itatí.

 Pensate che Don Bosco non voleva che neanche più fossero ammessi

a fare delle visite nelle sue Case gli usciti dalla Congregazione Salesiana

e proibiva qualunque relazione del personale con essi anche per lettera.

 E nelle nostre Norme a stampa è pure proibito.

Sono atti di una falsa pietà che nuociono alla moralità e vita religiosa delle Case,

e che non rafforzano la disciplina religiosa, anzi inducono i Chierici a pensare

in modo errato di chi lascia la vocazione e affievoliscono lo spirito religioso.

 Chi lascia la Congregazione o perché non sa mantenersi continente

o perché sente debolezze verso alunni, o perché, in una parola, manca di osservanza

e di spirito, - che moralità potrà portare nelle Case, che spirito diffonderà,

restando ancora tra noi? e come uno dei nostri davanti alla gente?

 No, in hoc non laudo! Vigilate perché il Cerquozzi non faccia del male,

avvertendone subito quel Superiore, e appena si potrà venga dimesso,

come, del resto, era stato ordinato da me.

 Potevate dargli, piuttosto, qualche centinaio di pesos,

ma non mai ritenerlo in una nostra Casa. -

 La relazione fatta a Roma da alta personalità è che da voi non c'è un'organizzazione,

non c'è un braccio di governo ma che, per una bontà mal intesa, le cose vanno come vanno:

che siete buona gente, ma non c'è quella vita ordinata religiosa,

quella formazione e disciplina religiosa che affidi.

 Per questo ho saputo che un'altissima personalità (che voi potete ben capire chi è)

ha distolto il Nipote del Giustiniano Posse dal dare a noi la Colonia

offertaci in provincia di Cordoba - e ciò io l'ho saputo dal Nipote stesso che era qui,

quando era anche qui l'altissimo personaggio .

 Questa altissima persona non è sincera con noi, mi rincresce dirlo,

anzi, dove ha potuto farci del male, pur troppo, lo ha fatto. - Sappiatevi regolare.

 A me non ha detto nulla della Colonia di Cordoba, ma ci ha giocati.

 Io prego per lui sempre, e voi pure pregate, - però sappiatevi regolare: non fidatevi!

 Autorizzo Don Zanocchi e, in sua assenza, Don Dutto, a ricevere i voti di P. Tonatto.

 Quanto a Lezama, siccome è debole in ciò che si deve essere forti, -

se torna, sia bene esaminato e, possibilmente, venga consigliato a valersi della morte

del padre per tornare in famiglia -

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 Sono stati troppo i deboli l'anno scorso e non solo a Claypole,

e non solo tra i Chierici: guardate che bisogna esigere molto di più

circa lo spirito di pietà e la osservanza e disciplina religiosa.

 Don Dutto visiti subito Mar del Plata e Rosario: Rosario! Rosario!

 Sono contentissimo che D. Cerasani venga a far scuola a Varetto,

imparerà un po' di serietà, - e così venga a Cachí il Ch.co Del Bono -

Varetto farà del bene anche a lui -

 Vedo che fate fabbricare, ma fate troppe troppe spese.

 Su questo sapete che vado poco poco poco d'accordo con voi

e con le nostre Signore Monache.

 Presto avrò bisogno che mandiate almeno 150.000 lire in Polonia: tenetevi pronti.

In Polonia si è presa una Casa, per poveri in Varsavia la capitale,

e un'altra appena fuori con 180 ettari di terreno, -

si è fatto d'accordo col Visitatore, s'intende, e per impulso forte del Nunzio Mg.r Cortesi.

 Facilmente Simchus [Scymkus] sarà trasferito in Polonia

 Qui è pronto un po' di buon personale,

ma la le difficoltà sono poter avere i passaporti, - però speriamo nel Signore

 Bisogna che P. Zanocchi e P. Dutto facciate una visita alla Barilari

e, in bel modo, le chiediate di comprarci altro terreno a Claypole.

 Io entro otto o dieci giorni le scriverò, non per chiedere, ma per disporne l'animo,

e anche per ringraziarla di un telegr. che mi mandò, congratulandosi di mia salute.

 Sistemate con urgenza la Casa di Rosario; fate la Scrittura.

 Sono molto contento che Don Zanocchi vada di frequente a Victoria

e vi faccia Scuola di Ascetica; ma ci faccia anche scuola di dinamica

vada anche a Lanús di frequente, di frequente, - e si interessi di tutto, ma con energia.

 Manderò condoglianze alla Maria Unzué de Alvear, -

e ricorderò al Sig.re la Defunta de Alzega

 A Roma hanno preso la Messa in otto e 7 D il Diaconato, -

di quelli che frequentano la Gregoriana; qui hanno presi i Minori in quattordici -

Deo gratias! -

 Scusate se ho scritto chiaro e forte, ma in Domino

 Saluti, conforti e benedizione a Voi e a tutti.

Aff.mo in Gesù Cr. e Maria SS.


       Don Orione   d D P


 E i Chierici che vanno a Scuola dai Verbiti, come fanno? riescono?

 Sto abbastanza bene. È morto Don Pedrini, santamente