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+ Anime e Anime
Messina, il 27 Genn. [1]911
Caro Don Cremaschi,
mi spiace di non aver potuto prima d'ora rispondervi,
e anche oggi di dovermi limitare a poche righe.
Non mi sento troppo bene, e sto in piedi per necessità;
tuttavia spero domenica di riprendere il consueto lavoro.
Sono ben lieto che l'Arciprete comunichi con Don Sterpi.
Questi mi telegrafava jeri da Sanremo, ma intanto che la presente
sta a giungervi egli sarà tornato, spero, a Tortona.
Cari figliuoli nel Signore, vi raccomando nell'amor Suo
che stiate con tranquillità d'animo, perseveranti nell'orazione e nel lavoro
per codesti fanciulli, particolarmente cari al nostro Santo, S. Gaetano, loro condiocesano.
Siamo rimessi interamente nelle mani della Divina Provvidenza,
seguendo ad attendere con pace all'opera nostra,
e con dolce sollecitudine di carità nella pace dello spirito.
Nolite cogitare in crastinum: il Signore ci vuole molto bene,
seguiamolo con semplicità, facendo quanto si può, al resto, a tutto il resto penserà Lui.
I miei più rispettosi ossequî a Mg.r Arciprete e a tutti gli altri del Clero.
Saluto in Domino e benedico a voi e a tutti i figliuoli che frequentano la Casa.
Aff.mo in Gesù e Maria SS.
Sac. Orione della Div. Provv.za