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Carissimo D. Cremaschi,
+ Tortona, il 23 / Genn. [1]913
ore 16
Forse sarà giunto costà D. Luca, il quale ha parecchi interessi da sbrigare
di sua famiglia, e per cui mi scriveva che gliene sarebbe venuto un danno grave
se egli non veniva a casa.
Gli telegrafai allora di venire pure. Egli però non appartiene al Noviziato
di Mille Mosche, e quindi pure ospitando e facendo vita di comunità con voi altri,
desidero che nulla abbia a fare coi giovanetti e coi Chierici, e se vi domandasse di entrare
a parte del governo della Casa o di fare la sermonella alla sera ecc.,
gli direte che trattandosi di Noviziato, se non avete esplicito ordine da me,
voi di per voi non lo potete fare. Questo anche per bene suo.
Che se qualcheduno domandasse di andarsi a confessare da lui, egli vada pure,
ma confessi in sacrestia. Voi non avvertite se c'è che voglia andare da lui.
Trattatelo sempre con molta carità e giocondità di spirito e semplicità.
2) È bene che sappiate che Mg.r Vescovo nostro vuole impedire
che il D. Massone lasci l'Arcipretura di Rovescala.
Deve avergli scritto di trovarsi qui entro tre giorni, e ciò fin dall'altro jeri.
Io ho scritto a D. Massone; finora egli non è arrivato né mi ha scritto;
che non abbia ricevuta la lettera di Mg.r Vescovo? e la mia l'ha ricevuta? era un espresso.
Sarà bene che facciate cominciare una Novena a S. Giuseppe, a questo scopo,
che cioè egli possa seguire la sua vocazione.
3) Desidererei che mi mandaste qui il Ch.co Arnano, col suo baule e biancheria,
e ciò al più presto.
4) Spero che starete tutti bene, anche Giorgi.
5) Scrivetemi almeno una volta alla settimana, ma chiaro, anche poco
e con brevi parole, ma chiaro.
6) Tenetevi pulito: fatemela questa carità!
7) Abbiamo qui Dondero che pianta il Cinematografo. Stasera arriva Don Sterpi:
gli prepariamo un po' di festa di famiglia.
8) Saluto e benedico voi e tutti nel Signore: D. Massone D. Luca, e tutti,
cominciando da Carlo.
Aff.mo vostro
Sac. Orione