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[Reggio Calabria, li] 26 Genn. [191]4
Carissimo Don Cremaschi,
1) Ho ricevuto la vostra gradita lettera del 15 corr. Mese.
2) Non risposi perché assente.
3) Scrivetemi ogni settimana almeno.
4) Per il Ch.co A. Avreste fatto forse meglio fargli subito una visita
nel tavolino chiuso e per tutto.
Vigilatelo bene, bene. Non è una buona ragione dire che, se aveste trovato il danaro
non avreste saputo ove subito mandarlo.
Potevate subito scriverne a D. Sterpi o a me,
e avremmo anche telegraficamente deciso.
5) Avete fatto bene a non andare da D. Rolandi.
Se viene D. Luca, gli direte che senza una lettera voi non potete riceverlo in casa.
Se volesse portare via roba vedete bene che non porti via roba della Congregazione.
Ieri ho scritto a D. Sterpi che lo licenzî: ciò per vostra norma.
Per ora non è il caso di dirlo, ma se viene ai Terrapini, farete capire in Casa questo,
senza offendere affatto la carità: non è fatto per la Congregazione, e basta.
6) Vi direi di chiamare Pavese e di animarlo ad amare il Signore.
7) Credo anch'io che Altomonte non sia sincero, pur troppo.
Cominciò con le false visioni! niente meno.
Parlerò allo zio suo, al quale ora dall'Arcivescovo fu tolta la Parrocchia di Bagaladi,
e abita qui a Reggio.
8) Quando D. Abera [Albera] fu alla Moffa mi disse: vedrai, ma Altomonte
non persevererà: è troppo attaccato a sé stesso e ai suoi.
9) Vorrei frequenti relazioni di tutto e di tutti.
10) Il 2 febbr. qui c'è una vestizione: pregate e fate pregare.
11) Sono stato a Gerace: di qui e di là tutti vi salutano.
12) E i debiti come vanno?
Vi saluto e benedico tutti tutti.
13) Le mie lettere si tengano bene chiuse.
Vostro aff.mo in G. C. e Maria SS.
Sac. Orione d. D. P.