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[Tortona, li] 31 Agosto [191]5
Caro fratello in Gesù Crocifisso,
Nel Nome benedetto della Madonna SS. vi accetto, e vi mando la benedizione,
perché veniate tra i poveri figli della Divina Provvidenza con desiderio di amare
e servire al Signore nei suoi poveri, e così salvare l'anima vostra.
Andrete alla Casa della Immacolata che è presso la piccola Città di Bra.
Colà proverete la vita che si fa da noi e, dopo che avrete pregato
e vi sarete consigliato con Sacerdoti, che voi liberamente vi sceglierete per la vostra anima,
mi direte se volete essere fratello o restare come servitore.
Per me fa lo stesso, basta che vi veda amare il Signore
e desideroso di vivere del suo spirito.
In qualunque modo, confido che andremo presto d'accordo, perché, per divina grazia,
entrambi saremo animati dalla carità di Gesù Cristo.
Oggi ne scrivo a quel Superiore, che è il Sac. Giulio Cremaschi.
Io domenica questa mi troverò pure colà, poiché avremo gradito ospite
Mg.r Albera di Godiasco, novello Vescovo di Bova.
Basterà che presentiate a quel Superiore la presente lettera,
e tosto sarete accolto in Domino.
A Bra si va per la linea: Alessandria - Nizza - Alba - Bra.
Da Bra si può andare a Bandito, che è una frazione di Bra,
ove abbiamo la Casa della Immacolata chiamata dal popolo col nome di Villa Moffa
anche col treno, in tre minuti; ma a piedi da Bra alla Villa Moffa, passando per Bandito,
ci vuole quasi un'oretta; tutti vi insegneranno.
Se non aveste danaro pel viaggio, scrivetemelo, che ve lo manderò.
E ora mi raccomando alle vostre orazioni, ed io pregherò per voi.
Come la mano della Divina Provvidenza ci unisce in terra, così ci unisca in Paradiso
ai piedi della SS. Vergine.
Fatemi tanti ossequî e cari saluti a codesto M. Rev.do Padre Guardiano
e a tutti i Padri e frati Laici del Convento.
Io non dimenticherò mai la carità che ho trovato tra le mura di codesto Convento.
Abbiatemi per vostro fratello.
Dev.mo in Xsto
Sac. Orione d. D. P.