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+ [Tortona, li] 13 Sett.bre [191]5
Carissimo Don Giulio,
1) In seguito a due lettere di Rosso, egli si presenterà a te con una mia,
ove gli dico che lo ammetto in prova.
2) Assicurati che il Seminario di Bra non si apra, così almeno mi venne riferito
che avrebbe detto il Rettore. vero?
Pareva quindici giorni fa che il Seminario sarebbe stato sgombrato dai soldati.
Vedi di assicurartene subito e scrivimi a Roma, ove io vado domani, se si apre o no.
3) Il Can.co D. Ratti è stato contentissimo dei 15 giorni passati costì,
solo mi disse che a lui pare che qualcuno si faccia la coscienza grossa,
e che non si badi a certe cose che sono mancanze e vere deficienze in una Casa di Religiosi
- e aggiunse che in una Casa religiosa e di formazione di spirito
ci dovrebb'essere più delicatezza di spirito per non dire più educazione.
Ad es.: Egli diede a Basilio da portargli in camera gli strumenti per la barba.
Ritornato, trovò mancante il pennello, e non lo trovò più.
La stessa cosa capitò a D. Cribellati, - e tra loro se lo dissero.
Ora sono così pochi in Casa, che si dovrebbe subito sapere chi è che si fa la barba
o chi è che può avere fatta questa mancanza che vi scredita tutti
e preso anche per scopo di dipingere detti pennelli.
Così D. Cribellati mi fece osservare che, per tutto il tempo che Mg.r Vescovo
fu costà, voi non avreste mai dispensato una sola volta dal silenzio per tutto il pranzo
o la cena, neanche quando (il primo giorno) il Vescovo arrivò.
Così che lui, D. Cribellati, dovette poi l'ultimo giorno dirvi che almeno allora dispensaste.
Vedete un po', caro mio Don Giulio, di dirozzarvi un poco; anche la gentilezza,
fatta pel Signore, è fiore di soave carità cristiana e serve ad educare i nostri Chierici.
Che ne faremo di chierici troppo rozzi? o poco educati?
Saranno santi, ma da stare negli Eremi o nei Conventi,
non da compiere la missione nostra che è di continuo contatto con la società
per tirarla a Dio.?
Anche Mg.r Albera deve non essere rimasto bene impressionato, perché più volte
io cercai di entrare a parlargli della Moffa, e non mi disse una sola parola
che esprimesse soddisfazione; mentre mi lodò molto
l'accoglienza avuta da D. Montagna a Cuneo e da quegli orfanelli.
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Anche della poca pulizia si lamentano molti di quelli che vengono alla Moffa.
Bisogna rinnovarsi in Christo anche su questo, per amor di Dio.
A me poi confesso che fece impressione brutta quella specie di disinvito,
fattosi al Rettore del Seminario, fatto all'ultimo momento, e il mancato invito al Parroco
e Vice Parroco, tanto che essi [mi] invitarono, e mi capitò di venire lì per un'ora,
e dovere andare a pranzo in casa altrui; mentre ero venuto per onorare il Vescovo
in Casa nostra. Ma perché mi avete fatta fare così brutta figura?