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+ Tortona, il 4 Dic. 1918
mattino
Carissimo Don Cremaschi,
Ricevo ora insieme il tuo telegramma e il tuo espresso.
Ti mando L. 500; oggi non posso proprio mandarti di più, e restiamo qui privi noi
di 100 lire; ma la Divina Provvidenza ci verrà in ajuto.
Devo andare a Roma, e non posso trovarmi con voi per l'Immacolata;
però non voglio dire di no alla tua domanda per la vestizione di Fornara.
Quindi, se c'è in Casa una veste che gli vada bene,
autorizzo te a vestirlo della veste religiosa, e sono lieto che tu faccia questa funzione
in vece mia.
E ciò sopra tutto sia per infervorarlo nella prediletta divozione
alla SS. Vergine Immacolata, Madre Nostra, e per dargli un segno del gradimento
dello spirito di fraterna carità mostrata con i malati.
Mi confortano le migliori notizie che mi dai di Novembrini,
e spero che anche gli altri miglioreranno, Il Signore vi ajuti!
Cercherò di ajutarti o farti ajutare anche per il danaro che si deve a Giovanni Scarso.
Certo ci troviamo in momenti penosissimi: fa pregare.
Desidero che Pagella si iscriva nella facoltà di lettere e filosofia,
e manderò quanto può occorrergli in danaro, e nota delle carte
che dovrà presentare al più presto.
Saluto e ti conforto molto nel Signore.
Aff.mo tuo
Sac. Orione