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 +       Anime e Anime!

        Rio de Janeiro, Casa de Preservacão

        Rua Francisco Eugenio n. 228

        il 13 Dic. 1921  S. Lucia


 Caro Don Cremaschi,


 il Signore ti conforti e benedica con tutti codesti cari miei.

 Ho gradito la tua lettera del 30 Ottobre, che ho ricevuto jeri,

al mio ritorno dall'Argentina.

 Mi spiace tanto per Di Stefano e per Cecchini, - vedi tu di scrivere loro,

e di ajutarli nello spirito.

 Ho chiesto a Don Sterpi che mandi qui Castagnetti, ché ne avrei bisogno,

e anche quel Campolo Demetrio di Condora, se essi amassero venire ad ajutarmi

dovrebbero viaggiare in 3ª Classe perché siamo molto poveri,

e in 2da non posso far viaggiare che i Sacerdoti.

Vengano vestiti da secolare, e poi l'abito lo metteranno giungendo Castagnetti

a Buenos Aires; egli dovrebbe prendere il biglietto per Buenos Aires, dove io lo aspetto

con altri colà destinati. Invece Campolo prenda il biglietto per Santos.

 Quando passeranno qui da Rio de Janeiro si fermeranno quasi un giorno qui,

e poi continueranno con quelli che sono destinati a Santos o all'Argentina,

- Riferisci tutto questo a D. Sterpi.

 Dirai a Castagnetti come a Campolo che li benedico, e che vengano contenti

di servire al Signore.

Unisco una figura della nostra Chiesa di Victoria a 20 minuti da Buenos Aires

dove apriamo in Argentina il probandato per l'Argentina - a lato vi è la Casa,

e attorno 7 mila mtq. di terreno, che potrà aumentare.

 La Chiesa è nuova, e sarà dedicata alla Madonna della Guardia

- la statua c'è già, e c'è tutto in chiesa e in Casa il necessario.

La Chiesa e Casa costano 160 mila pesos, cioè un milione e 120 mila lire italiane.

Castagnetti vi farà da Sacristano, e piano piano studierà, e darà buon esempio ai Novizî.

Desidero venga con i primi Sacerdoti che partono, e così Campolo e Fedele

secondo che D. Sterpi deciderà.

 Ho letto e riletto la lettera del Ch.co Pagella: buoni sentimenti,

ma che peccato ch'egli scriva l'italiano come un barbaro!

Ma prenda la storia d'Italia di Don Bosco, le Mie Prigioni del Pellico,

il Cuore del De Amicis, il Manzoni, e legga li: legga e rilegga! e rilegga ancora

e si formerà un altro stile, semplice semplice leggibile, e potrà fare del bene.

Nei libri accennati, in alcuni ci sono frasi pericolose, ma egli se ne guardi,

e così il «Cuore» è naturalismo, stia sull'attenti.

 Dirai alle Suore che prego per esse e le benedico: si compatiscano a vicenda

e vedano di avere sempre più N. Signore, e pensino che servono nei probandi

e Chierici a Gesù stesso, se lavorano per l'amore di Dio, come penso.

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 Al Ch.co Mogni dirai che dia la licenza Ginnasiale e si formi bene

nello spirito religioso, che poi verrà.

Ne aspetto anche alcuni altri dalla Moffa, ma verrò poi io a prenderli

con l'aiuto del Signore.

 A Michele raccomando di sostentarsi di più, e preghi per Don Orione.

 Quel Livio Michelini, che era, da anni, il mio probando, dovrebbe mettersi meglio:

è da un po' di tempo che non è a posto, - egli tanto lo sente e lo capisce che non sa

come fare a scrivermi.

 Scrivo a parte al caro Mincarelli, fagli subito subito avere la mia lettera.

Bisognerebbe raccogliere le memorie che si possono avere di lui, e farlo subito fotografare.

 Fu sempre un Angelo, un vero Savio Domenico!

Fa' pregare per lui, che la Madonna SS. lo assista!

A tutti mando la benedizione e, se potrò, scriverò anche a ciascuno una parola,

appena mi sia dato.

 Caro D. Cremaschi, ti mando L. 2.137, che sono la elemosina di n. 255 Sante Messe.

 In questo Numero di S. Messe sono comprese anche le 50,

delle quali ti avevo già scritto di qui da Rio de Janeiro che le facessi celebrare,

che poi ti avrei spedita l'elemosina. Nella somma quindi di L. 2.137

vi è compresa l'elemosina anche delle 50 Messe prima comandate

ma che sono comprese nelle 255.

 Tu, che dagli ultimi Esercizî hai l'incarico di distribuire le Messe

a quei dati Sacerdoti nostri già designati agli Esercizî stessi,

vedi di fare le distribuzioni bene, e che io trovi poi tutto in regola,

perché dovrò su questo essere severo: si tratta, capirai, di Messe da dirsi,

ed esigi il confesso. Mi raccomando!

 Spero mandartene altre entro qualche mese: fa presto a distribuire queste ai nostri.

 Non potremo sempre darti questo ajuto, ma la Madonna ti assisterà.

 Ora avremo poi anche noi qui due Probandati: uno al Brasile e l'altro in Argentina,

ma sarà carità di fratelli dividerci la Provvidenza che Dio ci manderà.

Di ai ragazzi che preghino e stiano buoni, che il Signore non abbandonerà i suoi figli!

 Io tornerò in Argentina per la fine di Gennajo, e mi fermerò circa un mese,

mettendo a posto i nostri colà, dove apriremo due Case, e aprirò anche la Casa

e Chiesa pubblica in S. Paolo del Brasile, avanti di partire per l'Italia.

 Spero essere di ritorno in Aprile, e fare in Italia il mese della Madonna,

come l'ho fatto qui.

 Qui il mese della Madonna va dall'8 Nov.bre all'8 Dicembre:

al Brasile come in Argentina, è questo il mese dei fiori, il mese di Maria;

adesso, a Gennajo, anzi a febbraio, avremo l'uva matura.

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 Volevo spingermi nell'Uruguay, nel Paraguay e poi cercare di aprire qualche tenda

anche nel Cile e in Bolivia, ma sarei un generale senza soldati, e riserbo, se piace a Dio,

tra qualche anno quest'altro lavoro. Mi piange il cuore veramente, avere qui tante proposte

di aprire Case, e dover sempre rifiutare.

 Ma se posso venire in Italia voglio fare una leva in massa nel Nome di Dio

per la salvezza di milioni di anime!

 Quanto mi fa pena sentire che alcuni non capiscono nel Noviziato

la grazia che fa loro Iddio, e stanno lì senza corrispondere e vivono nella tiepidezza fatale,

mentre i figli del diavolo sono così alacri nel fare il male, e nel combattere la religione.

 Pensate che all'Uruguay, in tutto lo Stato come nella capitale di Montevideo,

il governo massonico ha proibito fin di tenere l'acqua benedetta nelle pile delle Chiese:

ha distrutti nelle Scuole tutti gli emblemi più sacri, ha vietato ogni segno pubblico

che parli di Dio!

 Oh quanto, quanto volentieri vi aprirei almeno una Casa,

magari noi in abito borghese, pur di salvare un po' di quella tanta gioventù

che viene cresciuta nell'odio a Dio e alla Chiesa!

 Caro Don Cremaschi, dirai ai tiepidi che fanno un gran peccato

se non si scuoteranno, essi saranno confusi un giorno e condannati dal male stesso

che fanno i nostri nemici, i nemici di Dio!

- Vi benedico tutti con molto affetto in Gesù Cristo e nella Madonna.

 Vi saluto da parte di D. Mario, di Don De Paoli, di Dondero: dei quattro Chierici:

Gonzales, Stanislao, Menegoni, Arlotti - che sono qui a studiare il portoghese.

 Alcuni di essi verranno con me, nello Stato di Minas, dove passerò Natale,

a Mar de Hespanha.

 La SS. Vergine ci conduca sempre e ci benedica tutti.

 Vostro


       Sac. Orione  d. Div. Provv.


 Ultimamente ti scrissi di dire pure altre 50 Messe, che poi avrei mandata elemosina,

ora mando Messe nuove 205, con quelle 50 = n 255 - Mando 2137 lire, elemosina totale

di Messe 255.