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        Tortona, 30 Sett.bre 1922

 +       Anime e Anime!

 Caro Don Cremaschi,


 I./ Mandami qui il Ch.co D'Amore, - si porti tutto.

 Vedrò di farlo ajutare. Confortalo a fare bene e alla pietà, e a sapersi distaccare

dal suo attacco a sé.

 II./ Manda a San Remo [Sanremo] il Ch. co Gabbarino,

ma dagli buoni avvertimenti: ha bisogno di curare di più lo spirito religioso

e di combattere più virilmente.

 Sarà bene che vada subito a San Remo, [Sanremo] perché manca ora colà

ogni assistente.

 III/ Fa il piacere di chiamare a te o di andare tu subito a parlare con Don Opezzi

[Opessi] perché egli vada ad animare quel suo compagno di Sanfrè

che aveva fatto domanda di entrare da noi.

 Mi pare sia suo compagno o, almeno, che si conoscano.

 Se non si conoscessero; allora lascî, ché potrebbe guastare.

 IV/ Forse mi sono sbagliato nel darti l'indirizzo del fratello di Don Sterpi,

il quale pare abbia cambiato domicilio, ma oggi ho chiesto a Don Sterpi stesso

che mi desse il preciso indirizzo, e te lo manderò subito.

 Se tu però fossi chiamato dall'Avv.to, e ti chiede l'indirizzo, dirai:

so che prima stava così e così, ma scriverò ai miei Superiori per assicurarmi

che non abbia cambiato, e l avvertirò.

 V/ E il Ch.co Menichelli, come sta?

 VI/ Sento con piacere da Don Curetti e dagli altri che sono ora quì giunti

che Menichelli va meglio assai. Deo gratias!

 VII/ I giunti dalla Moffa fecere tutti buon viaggio, e mandano saluti ai compagni

e ringraziamenti a Don Cremaschi, al Canonico e a tutti i loro insegnanti.

 VIII/ Dirai a Pagella che ho ricevuto la sua lettera. Sento che è giunto lì

Don Lorenzo Raballo, il quale doveva venire qui.

 Per tua norma ti mando una lettera del suo Vescovo di Alba,

lettera da tenersi riservatissima e da non distruggersi.

 Saluto, conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.

 Tuo aff.mo


        Sac. Orione  della Div. Provv.


 P. S. So che hai dei lavori da fare, ma sia D'Amore che Gabbarino mandali subito