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         Anime e Anime!

         Tortona, il 18 / X - [1]926


 Caro Don Cremaschi,


 Pax et bonum! - Ricevo le due tue lettere del 16 e del 15 corr.

 I Ti mando la lettera che Tiburzi[o] dovrà presentare a Don Pensa,

- egli può partire anche subito.

 II Oggi è giunto Pace. Come è?

 III Mi addoloro assai per Grilli; sappimi dire l'esito dell'altra visita;

già era troppo rosso!

 IV Vedi se non fosse il caso di mandare il polacco a fare da portinajo a San Remo-

Avrebbe scuola di latino e di altre materie, e sarebbe in un clima più caldo pel suo male-

Bisognerebbe, prima, sentire bene il medico, e poi parlarne a lui. - Come si è diportato?

 Egli, veramente, si aspettava la veste, e, se è buono sarei pronto a dargliela,

anche facesse da portinaio, come fanno i fratelli coadiutori dei Gesuiti, dei Redentoristi etc.

Però colà Don Pagella è disposto a fargli scuola, - perché possa essere poi Sacerdote.

 Ho qui un uomo che non sa adattarsi a fare da servo, a scopare,

perché fu sempre in campagna a lavorare: è di buona età, e pare anche di buoni sentimenti

e capace di lavorare.

Lo vorresti tu? Ne avresti bisogno? Scrivimilo subito.

 Quanto al francese: abbi fiducia nel Signore che ti ajuterà.

 Dimmi un poco: quel tale uomo dell'Italia Meridionale,

che se ne andò a casa per un poco, non tornò più? Non ti ha più scritto?

 Ti saluto e conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.

 Tuo aff.mo


       Sac. Luigi Orione  d. D. Provv.za


 Domani mi dici che verrà Serafini? Cosa mi consigli di lui?

 Non potrebbe essere un Confratello Coadiutore? È umile?

 Questo cader giù dalle scale, questo darsi delle zappate in testa,

mi pare che indichi che ci sia disordine in Casa, e non quel modo di vita religiosa

e quel contegno che è un dovere.

 Anche il Canonico Ratti mi dice che non c'era un freno, ma disordine. Vedi un poco.