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 +        Anime e Anime!

         Roma, il  9  Agosto 1927


 Mio Caro Don Cremaschi,


 La pace di Dio sia sempre con noi!

 D. Adaglio ti avrà già detto che domani o dopo giungeranno alla Moffa

dodici fratelli nostri, provenienti dalla Polonia.

 Li accompagna D. Marabotto, e forse tra di essi è anche un Prelato,

il quale passò alla nostra Congregazione qualche anno fa.

 Prepara i posti, ma, sopra tutto, prepara gli animi de' tuoi Chierici,

e fa che chi viene abbia da ricevere buona impressione - e buoni esempi.

 Come già sai, e come pure ho detto in Cappella, io non sono affatto contento

di alcuni che sono alla Moffa - verso di essi ti prego e supplico di esercitare

speciale vigilanza e di allontanarli senza remissione, affinché Iddio non abbia da punirti

come ha fatto col Sacerdote Eli, per quella mal-intesa tolleranza, che portava al male.

 La vigilanza è un dovere e una necessità, e il sapere allontanare a tempo chi,

dopo ripetuti avvertimenti, non fa bene, - è pure un dovere. Operando altrimenti,

si ripeterebbero alla Moffa i dolorosi fracassamenti del passato,

e i disinganni più vivi per la Congregazione.

Non c'è oggi alla Moffa quel fervore di vita che io mi aspettavo,

e che tutti i Sacerdoti migliori della Congregazione avrebbero voluto vedere:

ti parlo a nome anche degli altri.

È apparso agli occhi di tutti: tutti hanno cioè sentito, nei brevi momenti che i Novizî

della Consolata furono alla Moffa che, essi vibravano di uno spirito molto più fervido

e deciso che non i nostri della Moffa.

 Vi sono parecchi di codesti nostri che vivono in uno stato di spirituale languore,

visibilmente: e Iddio non voglia che qualcuno viva anche in uno stato di mortale

egritudine, senza forse saper dire a sé stesso come sia arrivato a un termine sì funesto.

 Io penso alla responsabilità che posso averne io: tu pensa alla responsabilità tua.

Vedi che ti scrivo questo, dopo che ho fatto passare da me, uno ad uno, codesti figliuoli,

e dopo che essi avevano già fatti i loro Esercizî Sp.li.

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 E ci penso da qualche settimana, da quando li ho sentiti.

 Ti supplico perciò, nella carità di Gesù Cristo Crocifisso

di dare a codesta Villa Moffa quella vita religiosa in tutti,

che risponda al fine per cui fu aperta.

 E chi non fa, sia allontanato, in buon modo.

 Deve vedersi maggiore vita di virtù e di fervore:

maggiore spirito di fede e di preghiera e di amore di Dio.

 Si devono osservare più esattissimamente le Regole

e le usanze della Congregazione: più esercizio e desiderio di sacrificarsi


 P. S. Sarò alla Moffa il 14 sera o il 15.

 Pregate!