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 +        Anime e Anime!

         Tortona, il  21  Dic. 1927


 Caro Don Cremaschi,


 Grazia e pace da N. Signore!

 1/ È tanto l'interessamento che devo avere per codesta Casa in modo particolare

che lascio ogni altra occupazione per rispondere tosto alla gradita tua ricevuta ora.

 2/ Ripeto quanto ho detto a Masci e Menichelli circa gli studî di codesta Casa:

" Quelli che per Ottobre 1928 non potranno avere fatto il programma di, almeno,

la 4ª Ginn.le, ma che sia una tale 4ª Ginn.le da poterli fare entrare in filosofia o liceo

del Seminario, si devono mandare qui, perché facciano qui, la 3ª Ginn.le bene:

- che se poi mancheranno di buono spirito e volontà, saranno dimessi irrevocabilmente.

 2/ Prego nel Signore che siano dimessi, ora o più in là, dalla Moffa quelli che tu, ora o più in là, riconoscessi per mancanti di spirito religioso e di forte volontà di corrispondere alla grazia della vocazione: gli indolenti, i tepidi, gli scrupolosi, i golosi, gli attaccaticci,

i fuggi fatica, i deficenti nella pietà, i sentimentali, e quelli che non mostrano

spirito di umile disciplina religiosa.

 3/ Alla Moffa un altro anno ci deve essere tutto elemento nuovo, eccettuato te,

il buon calzolajo, le Suore, gli uomini di fatica e quegli altri che tu mi dirai che è bene

per la Moffa che si fermino per il servizio della Casa, infermiere e per l'insegnamento:

l'elemento, invece Novizî o Alunni, dovrà tutto e ogni anno rinnovarsi: qui ne ho già

più di 15 che dovranno entrare in Noviziato, col prossimo anno, e per età e per studî

- e altri se ne dovranno aggiungere da altre Case, e la Moffa sarà già troppo piccola.

 Non ho parlato a Menichelli e Masci di Fantin, e di proposito non ne ho parlato.

Egli è lì in una posizione direi, di privilegio: voglio dire che,

secondo le norme che do non potrebbe starvi.

 Ora lascio arbitro te: se credi che possa avere una scuola un po' intensiva

e che la sua permanenza alla Moffa possa essere utile quale infermiere etc.

- tienilo pure - anche non possa finire il latino di 4ª - diversamente, si mandi qui.

Se Panara, Cruciani, Pressi "non possono assolutamente fare la 4ª",

come mi scrive Menichelli, si mandino qui.

 Non è bene che siano un peso ai piedi dell'insegnante,

né che tengano indietro gli altri: qui o faranno bene, o partiranno.

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 Mi si scrive che Silvano " ha poca volontà ", lo chiamerai e lo richiamerai al dovere,

- e se non fa, sia allontanato.

 Bellucci " studia poco il greco ": lo si richiami, e, se non fa, si provveda.

 Rimando a te le Relazioni di Menichelli e di Masci,

perché ora è a te che devono servire.

 Vedi ciò che si dice sulla condotta di Di Ponzio, di Pressi, di Ravaglia, di Pannori.

O si emendano, o via.

 La Moffa non deve essere considerata come una villeggiatura,

come una Casa dove ognuno si tira a campare e si fa un po' come si vuole.

Esigi che si sia da tutti a posto e dal lato spirito e vita religiosa

e dal lato studio e lavoro.

 Non ti faccio venire qui perché troppo desidero che tu assisti con carità grande,

ma anche con rigore nella carità codeste care speranze che la Congregazione,

per la fiducia che ha in te, ti ha affidate

 Molto aspettiamo e dobbiamo tutti aspettarci dalla Moffa.

= Anche a costo di tenerne uno o due soli, allontana tutti quelli che non volessero comprendere che codesta Casa deve essere scuola di virtù religiose: di fervida pietà,

di rinnegamento di sé, di lavoro, di sacrificio. O così, o via!

 Devono uscire dal Noviziato col cuore ignito, pronti a dare la vita, a morire

per la Congregazione O pronti alla morte col divino ajuto e della Madonna, per la Chiesa

e per la Congregazione, o via!

 Questa lettera sia letta e poi conservata, e riletta, occorrendo, altre due volte.

 Qui, al Liceo del Seminario, continueranno a studiare insieme con la filosofia

anche le lettere latine, italiane, greche e la storia civile, storia naturale, fisica e chimica.

 Quello che ora sto per dire non è un comando che do, è un semplice desiderio:

vorrei che 2 giorni alla settimana parlaste in latino, - sbaglieranno? fa niente,

si correggeranno a vicenda: errando discitur!

 Qui, grazie alla SS. Vergine, si va avanti bene, e ne devono giungere altri 25

col I° Gennajo, e faremo una scuola a sé. Ti preparo un buon elemento,

con l'aiuto del Signore, pel prossimo anno.

 Mi pare che alla Moffa ci dovrebb'essere quella che un giorno noi chiamavamo

la scuola di fuoco: c'è troppa fiacca, se non mi sbaglio, e un po' in tutto.

 La gioventù dev'essere fervida di bene, di volontà buona, di pietà, di lavoro,

- o non stia con noi. -

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        Tortona il  21  Dic.1927


 Don Barberis diceva che bisognava desiderare che fosse sempre

"attivamente occupata o a pregare o a studiare o a lavorare"

 Egli non era un fossilizzato né un atrofizzato, e noi dobbiamo volere

una Congregazione viva di carità, e sarà attiva e viva in tutto che è amore di Dio

e del prossimo. Coraggio in Domino!

 Mando a te e a tutti ogni Santo Augurio di buon Natale e di buona fine

e buon Capo d'Anno!

 Cari miei figli, donate a Dio la vostra gioventù e corrispondete alla grazia

della Santa Vocazione

 Vi mando due lettere, una è di un ragazzo, l'altra di un Ingegnere

che scrive al ragazzo. Quanto dobbiamo imparare da queste due lettere!

C'è veramente da vergognarci! Quanta gente ci passerà davanti, se noi non faremo presto

a farci santi, cioè se non ameremo molto e molto di più il Signore!

 Queste lettere me le rimanderai. Il fanciullo che scrive l'ho accettato,

e già gli ho scritto come deve fare, e che venga anche con quel poco che ha.

 Vi conforto e benedico tutti! Io penso molto a voi; pur troppo temo sempre

che non siate così fervorosi come Iddio e la Congregazione si aspettano,

e ve lo dico francamente.

 Al sentire che alcuni non pregano bene, che altri non studiano, che altri mostra

poca buona volontà, - è per me la pena più grande, e non devo nascondervelo.

 Oh quando è che potrò dire che siete la mia consolazione e la mia corona?

 Buon Natale ancora e un'altra benedizione a te, caro D. Cremaschi, e a tutti.

 Aff.mo tuo in Gesù Cr. e Maria SS.


       Sac. Orione  d. D. Provv.