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Anime e Anime!
Tortona, il XIII / VIII [1]928
Caro Don Cremaschi,
Grazia e pace da N. Signore!
Dirai a Don Gil che gli proibisco di scrivere lettere in giro a Sacerdoti, Avvocati
o ad altri; le lettere che vuole scrivere le mandi prima a me qui.
Si tenga pronto che dovrà tornare a Roma, perché la causa non è finita,
anzi pare che ricominci e non bene per qualche sua imprudenza.
Prego che non commetta più imprudenze, né nello scrivere né nel parlare.
Mi aveva chiesto il permesso di scrivere, ma io non glie lo diedi
anzi non gli ho mai scritto, perché temevo ne abusasse.
A Roma ci sarà un abboccamento dal 25 al 28 corr. con i suoi Avvocati
e con quello di Napoli, che è Senatore, l'On.le Marciano: vi dovrà essere pure Don Gil;
lo manderai giù, cioè a Roma subito dopo il 20 corr. m. ma con biglietto
ordinario, non col ribasso.
Scopo dell'abboccamento è di raccogliere alcune informazioni che servono
al Senatore per compilare una Memoria difensiva da presentarsi all'Autorità Giudiziaria
poiché il procedimento continua e continua anche la lotta della Polizia,
che potrebbe prepararci delle sgradite e dolorose sorprese.
Intanto Padre Gil deve compilare, nel più breve tempo possibile, una cronistoria
completa
dallo suo Studentato in
poi, della sua vita privata e Sacerdotale, in Ispagna
e in Italia, nelle varie missioni, uffici e posti dove è stato, e con le generalità e residenze
dei diversi Prelati o Superiori, che, per ragioni di gerarchia ebbero a che fare con lui.
Tutto questo lo farà subito, in due copie: una la manda a me, ed una la tiene lui,
a disposizione dell'Onor.le Marciano, da presentargli a Roma.
Bisogna faccia questo tutto subito; la copia che spedirà a me sia in plico
raccomandato, e il più presto possibile.
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Saluto, conforto e benedico te e tutti in Gesù Cr. e Maria SS. Aff.mo tuo
Sac. Orione d. Div. Provv.za
Vedi che io poi dovrò [scrivere] e in Ispagna e in Italia
a tutti quelli che lo conobbero per avere da essi un giudizio
favorevole al Gil, e io dovrò fare questo prima del 25 corr.
Sappiatevi regolare.
Questa lettera è da fare leggere anche a Don Gil, ma poi la ritiri.