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         Tortona, il  17  Sett. 1930


 Caro Don Cremaschi,


 Grazia e pace da N. Signore!

 I/ Ho bisogno di sapere subito se è giunto Don Bensa.

 Lo metterai in una cameretta verso Bra, cioè a mezzodì,

e che possa essere riscaldata.

 Confortalo, perché gli hanno descritta la Moffa come una ghiacciaia,

dove verrà a morire. Non mancano in Congregazione le male lingue.

 II/ Avrò bisogno che uno dei tuoi due Assistenti vada a fare da Assistente

al Probandato di Villa Soranzo, dove c'è Don Curetti, Superiore; egli sarà quello

che dovrà consigliare Don Curetti, che il quale non vede,

e ho già detto a Don Curetti che stia a quanto gli dirà l'Assistente.

 Vedi tu chi dei due è meglio, e tienilo pronto ad un cenno;

riterrai tra quelli che ora sono alla Moffa il più adatto che credi per Assistente

o Vice Assistente. Mi fai sapere il nome.

Ti do il permesso di acquistare i mattoni e di fare la spesa occorrente

per utilizzare il deposito delle ritirate, - desidererei però conoscere il preventivo,

se essa supera le L. 800, compreso quell'altro lavoro della stampa

per macerarvi i truccioli etc. Fino a 800 lire resti già autorizzato.

Quanto ad altre proposte, andiamo adagio: una cosa per volta.

 P. S. Fa scrivere con bella calligrafia una letterina ben fatta,

con francobollo di risposta alle Ven.de Curie di origine per avere con cortese sollecitudine

le Testimoniali di quelli che devono fare i voti.

Non si deve dire nella lettera che è perché possano fare i voti pel Rosario,

ma dite che occorrono per la Madonna del Rosario.

 Fa subito, se no, non potranno fare i voti neanche pel Rosario.