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[Tortona], 11 Marzo 1932
Anime e Anime!
Caro Don Cremaschi,
La grazia di N. Signore e la Sua pace siano sempre con noi!
Il Ch.co Costa, uscito da pochi mesi dal Noviziato,
attentò alla virtù di un compagno, mesi fa. Dopo cercò far del male ad un altro,
poi fu visto compiere atti brutti in classe più volte e da parecchi compagni.
Come mai fu ammesso a fare i Santi voti un simile soggetto?
Egli mi disse che anche alla Moffa aveva tali debolezze, e che te ne aveva parlato.
Io, caro Don Cremaschi, sono spaventato; vedo che parecchi sono tenuti in Noviziato
e ammessi ai Voti e poi presto cadono; - e, da me interrogati, dicono che anche durante
il Noviziato cedevano, parlarono ed erano curati con pannicelli caldi e poi consigliati
a fare i Santi Voti. Possibile?
Rifletto, d'altra parte, che tu non allontani, si può dire mai nessuno dal Noviziato,
sempre sperando, e, intanto, la Congregazione si rovina, andando avanti così.
Non è la prima né la 2da volta che debbo fare questo dolorosissimo lamento!
Prega
e vedi di rimediare a questo
codesto sistema che non va, figlio mio,
non va, non va!
Don Bosco e Don Barberis avevano ben altri criteri: la tua troppa bontà e tolleranza,
su quel punto, non potrei approvarla: sii più vigilante e più rigido,
- e taglia piuttosto che tenere in Noviziato o ammettere ai voti dei dubbi: dubius in fide,
infidelis est, dice la S. Scrittura: dubius in rebus honestis, inhonestus est, - si allontani.
Pota, pota la pianta, senza usare una falsa pietà: mi raccomando, caro Don Cremaschi;
fa così.
Ora ti do notizia che ho vestito quattro nuovi Eremiti,
uno prese il nome di tuo fratello, e tutti i giorni dirà il Rosario per lui.
E i malati? Ti conforto e benedico in Gesù Cr. e Maria SS. Tuo aff.mo
Sac. Orione d. D. Pr.