V003T148 V003P472
[Roma, Sette Sale] 9 Luglio 1933
Caro Don Cremaschi,
La grazia di N. Signore sia sempre con noi!
Il Sig. Francesco Glori è rimasto troppo Cav.re del S. Sepolcro
e troppo ex Podestà per essere degli umili figli della Div. Provvidenza.
Questa fu la impressione che ne riportai quando venni alla Moffa,
e, pur troppo, è la verità, come risulta ora da sua lettera, che ti mando,
ma che terrai riservata.
Domani parte a lui diretta una mia raccomandata.
Gli dico che nei momenti critici che attraversiamo
non mi è possibile dargli aiuto di danaro, né so a chi rivolgerlo.
Quanto a prendere i pasti presso qualche nostra Casa in Roma,
si potrà fare per un po' di giorni.
Gli ho detto che, se gli manca il viaggio, ne parli a te,
che glie lo pagherai prendendo il biglietto della riduzione
concessa per la Mostra della rivoluzione fascista.
Ti accludo Lire 100.
Qui siamo in 53 Sacerdoti: gli Esercizî Sp.- li vanno molto bene, grazie a Dio.
Ti conforto e benedico in Gesù Cr. e Maria SS.
Aff.mo tuo
Sac. Orione d. D. P.
P. S. Tu vedi di confortarlo molto, ma non di trattenerlo:
è troppo pieno del suo Cavalierato.