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[Tortona], sera del 5 Nov.bre / 1939
Caro Don Cremaschi,
la pace del Signore sia sempre con noi!
Mi fo' premura farti conoscere che mercoledì, credo nelle prime ore del pomeriggio,
giungerà, per la linea di Torino, il Sac.te Prof.r Natale Veneri, al quale ho affidato
l'insegnamento della lingua italiana nelle tre classi del Liceo, cinque ore per ogni classe
alla settimana, a classi separate. Viene molto ben disposto.
Egli è da molti anni che fa scuola nelle Classi medie di lettere italiane e latine,
- e spero farà bene.
Tu lo conosci, perché fu già alla Moffa a fare gli Esercizî, Sp.li
e poi vi si fermò qualche tempo. Gli dai una cameretta nella vecchia casa.
È Sacerdote che edificherà anche con la sua condotta: Predica pure bene:
adesso era a Voghera, dove si trattenne perché fece il Discorso dei Morti in Duomo,
e così bene che l'Arciprete lo vorrebbe tenere per il Quaresimale;
ma ora non ha altri impegni.
È già di qualche età, ma questo è bene per un Prof.re di italiano,
- è ancora valido e ben portante.
Ti mando una lettera avuta da Don Pagella, perché ti sappia regolare.
Ho saputo che c'è pure qualche altro Sacerdote che si lagna,
e so anche che si fa gruppetto e si mormora a gran forza,
quasi non si parla d'altro da alcuni.
Io spero di venire presto, però è bene che tu veda e senta un poco cosa c'è di vero
e cosa c'è di esagerato, - e prendi quelle misure che il Signore e la tua prudenza
ti consiglieranno, per il vero bene, per la pace e concordia della Casa.
Coraggio, caro Don Cremaschi! mi rincresce di darti il dispiacere
di doverti comunicare la lettera di Don Pagella, ma il Signore ti consolerà: -
vedi se non sia il caso di prendere tu in mano la Casa un po' di più: Dio ti aiuterà!
Mercoledì sarà bene mandare qualcuno alla stazione di Bandito
e fargli trovare pronta la camera ché avrà due valigie.
Ti mando pure una risposta che do a Prezio.
Ti saluto, conforto e benedico
Aff.mo tuo
Don Orione
P. S. A D. Pagella ho mandato due parole di conforto.