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[Al M. Rev.do Signore Don Giuseppe Adaglio

Sant'Anna Borgo Pio  102 B  Roma]


 +        Sia lodato Gesù Cristo!


 Caro Don Adaglio,


         7 Maggio [1]910


 1/ Andate a sposare vostro fratello, che è una buona e santa cosa,

e invitatelo pure dopo a venire a Roma, quando lo crediate.

 Potete fare come mi scrivete: partire il giorno prima,

ma badare a non perdere la corsa, sposarli, e poi andare a casa vostra.

 Però se vi invitano ad andare in casa della sposa a prendere un caffè,

o un brodo, andateci.

 2/ Ho scritto jeri al Direttore del Maniconno Manicomio,

dicendogli che esprimeva il mio desiderio si stesse alle condizioni pattuite

quando fui invitato ad assumere la cura spirituale del Manicomio, =

finché non sia terminato il periodo di tempo per cui ho assunto l'impegno; -

che però mi volesse inviare una parola per mia norma. -

 Ho fatto notare che il collocarvi due Sacerdoti è negli usi del nostro Istituto

quando si assume cura cure spirituali: che fu l'unica condizione che io posi quando accettai,

senza domandare che si aumentasse l'antico stipendio del Cappellano unico che c'era, -

che dopo, da questo stipendio, seppi che dedussero L. 400, o forse più

e diedero anche un vitto inferiore a quello che si dava a Mg.r Crocicchia

Che però non è questo che si cercava.

Intanto ora mi risponderanno, e dopo, vi farò sapere qualche cosa -

 Sono lieto delle buone notizie che mi date: fate bene a fare così: sono contento -

 Mi salutate tanto tanto D. Santamaria - Lo ringrazio della Sua lettera.

 Pregate per me  Dio vi benedica tutti due -

 Vostro aff.mo in G. C.


          D Orione