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        [Tortona,] 6 Dicembre [191]6


 Caro Don Adaglio,


 Ricevo la qui acclusa -

 Te la mando, perché ti sappia regolare;

ma al tempo stesso vorrei che non ti impressionasse più del bisogno.

 Io so bene quanto tu fai, e la condizione della Casa -

Tuttavia se c'è modo, anche con qualche sacrificio a rimediare, -rimedia ove ti è possibile -

 Poi ti dirò che dovrai fare con la Congr. di Carità, e con questo Signore.

 Da una lettera di D. Mario ricevuta stamattina,

so che uno della Congr. di Carità andò anche alla Colonia. Sarà lui stesso, certo.

 Della Colonia non me ne parla.

 Non vorrei che mettesse male per quei due dell'Asilo Savoja,

poiché è amico di alcuni di quella Amministrazione: io lo so di sicuro.

 Coraggio, mio caro Don Adaglio, - vedi, ti dirò che per andare ben alto in Paradiso,

come certo vorrai andare anche tu, e per di più, vicinissimo alla Immacolata

bisogna soffrire e tacere e lavorare e tribolare e amare molto molto molto

col Signore e la S. Chiesa, anche moltissimo chi ci fa tribolare

 Tuo aff.mo in G. C. e Maria SS.


          Sac. Orione  d D. P.