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[Al Molto Rev.do Don Giuseppe Adaglio

Direttore Istituto San Filippo

Via Alba, n. 5  al Quartiere Appio  Roma]


 +         Tortona, 20 / II - [1]919

          pomeriggio


 Caro Don Adaglio,


 Ritorno ora da Pozzuol Formigaro, e trovo tuo espresso.

 Stamattina, prima di partire, ho scritto per espresso a Don Pedrini, animandolo

Rispondo ora a te.

 I Sono contentissimo che Don Pedrini vada a San Giuseppe di Grottaferrata,

e prenda pure provvisoriamente con sé il parroco di Canevino

che egli bene conosce per buon Sacerdote.

 Però per la Parrocchia di Grottaferrata verrà Don Sterpi,

e quindi essi unicamente attendano a San Giuseppe di Poggio Tulliano,

perché, prima di assumere la cura di Grottaferrata, desidero che Don Sterpi veda bene

da vicino la posizione e la nostra convenienza, come religiosi.

 Don Sterpi dovette, per forza maggiore, recarsi a Venezia,

perché qui non si poteva più tirare innanzi,

essendoché quei del Ricovero Vecchi di Venezia non pagano più da mesi e da mesi.

 Don Pedrini potrebbe quindi andare, appena giunta la presente.

 2/ Presenta pure subito la domanda alla Cassa di Risparmio, -

io, di qui, scriverò al Comm.r Tenerari.

 3/ Per i primi di Marzo tu potrai venire qui, -

desidero che tu dia da buon Sacerdote ogni morale assistenza ai tuoi fratelli.

Sì, credo che tu possa e debba ora passare una settimana tra i tuoi.

 4/ Intanto anche Don Martinotti potrà ajutare di più a San Giovanni,

essendo libero col I Marzo.

 5/ Oggi Don Contardi, esonerato, è entrato con fra Giuseppe

a fare a Fassolo (Missionari di S. Vincenzo di Genova) a farsi gli Esercizî Spirituali.

 Così intanto Don Sterpi viene, e si stabilisce tutto o no per Grottaferrata;

ma spero sia sì.

 Don Sterpi sarà sempre costà prima della tua partenza, -

e così potrete combinare più cose.

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 Ti unisco una cartolina di Don Pensa: vedete che non sta bene,

e se finalmente si può liberarlo. Ormai sento io vergogna di questo modo di fare.

Vedano di sostituirlo non di mandarli un ajuto.

 Ho scritto a Don Pedrini che non scriva più al Cardinale o al S. Padre in quel modo,

perché ci scapita, poiché restano male impressionati di lui,

e allora quelli di Porta Trionfale diranno: «vedete? avevamo ragione noi!»

non gli ho scritto proprio così, ma in bel modo e però chiaramente che non scrivesse,

perché è malato e portato a vedere tutto male, e quindi scrive come sente -

 Vedi tu in bel modo di consigliarlo.

 Ti preverrò dell'arrivo di Don Sterpi -

 Saluto, conforto e benedico in Gesù Cristo e Maria SS.

Saluto tutti. Aff.mo


         Sac. Orione  d D P.


 a/ E l'officina falegnami?

 b/ E l'affitto del terreno acquistato?

 c/ E le Suore fanno bene?