V004T128           V004P147



[Al Molto Rev.do Signore

Sig.r Don Giuseppe Adaglio

Via Alba, n 5 Quartiere Appio  Roma 40]


non riletta


         [Tortona,] XI / IV - [1]919

         Venerdì dell'Addolorata


 Caro Don Adaglio,


 1/ Sono tornato da Venezia, e ti mando la benedizione del Patriarca.

 2/ Don Mong.r Albera mandi quel giovane a Don Bariani a Messina,

o meglio lo mandi a Don Felice e a Don Felice dica che lo mandi in aiuto a Don Bariani -

Fate pure subito; io ne scriverò a Don Felice, poiché Don Bariani ne ha estremo bisogno.

 Se poi non farà, si restituirà al Patronato a in Messina stessa.

 3/ In questi giorni verrà costì, da te, quel Sacerdote Don Giuseppe Beltrami

di Fossano, che era qui, e presto verrà anche Don Opezzi. [Opessi]

 Di essi ti scriverà Don Sterpi: ti dico solo che, non solo di loro puoi essere sicuro,

ma avrai due buoni e validi cooperatori.

 Don Opezzi [Opessi] viene per restare con noi, ed è veramente un santo Sacerdote,

e del al quale puoi dare in mano l'anima, per modo di dire.

Tu L'altro frequenterà la Gregoriana o il Lateranense, e poi sarà tutto a disposizione.

Potresti affidargli la gioventù esterna, e te la curerebbe bene, parlo di Don Beltrami.

 4/ Quanto a te, io ti darò tutto l'ajuto che avrai bisogno,

ma è mia decisa volontà, che tu abbracci la tua croce, che per ora è quella che già porti,

poi sarà un'altra; ma per adesso sta dove sei e metti il tuo cuore in pace, e abbi più fede,

e prega la Madonna, e vedrai che l'ajuto del Signore e le grazie non ti mancheranno.

            V004P148


 Per parte mia e della Congregazione ti parlo così,

e sento di parlarti da padre in Gesù Cristo,

e ho la coscienza di non sbagliare, e rimettiti l'anima in pace.

Avrai bisogno di riposo, e lo avrai, ma senza lasciare il posto.

Passerai qualche mese fuori, dopo gli Esercizî o anche prima,

appena ti sarai bene affiatato con Don Opezzi, [Opessi] che Don Sterpi ed io

già conosciamo molto perché fece il soldato qui e poi fu ajuto cappellano,

e, dovunque andò, fu sacerdote di molta edificazione, e umilissimo.

 Però ti dico che anche Don Beltrami (che ha pure la licenza liceale)

è un ottimo soggetto, tutta vita, ma buona, d'ingegno fatto per le opere giovanili

e facile predicatore, ma Sacerdote eccellente.

Don Beltrami sarà a Roma fin da Martedì questo.

 Ed ora finirò, e con un paragone che io porto quando faccio le ultime prediche

nelle Missioni: Abbi un'anima grande, caro Don Adaglio,

perché molto più da fare per la Sua gloria e per la Sua Chiesa ti riserba il Signore,

e sii non attaccato al tuo giudizio mai, ma quello dei tuoi Superiori e della Chiesa, -

e sarai tranquillo in vita e beato in morte

 Iddio vuole da te un'anima grande di fede e più abbandonata al Sua Provvidenza:

sacrificati per l'amore di Dio e della Chiesa

e opera con allegrezza e con coraggio senza darti pensiero dell'avvenire

o lasciarti intimorire o disgustare da cosa alcuna che avvenga.

 Da' sempre buon esempio di vita sacerdotale, come hai fatto sin qui,

con l'ajuto della divina grazia, e questa sarà intanto la più bella e santa tua predicazione.

 Poi verremo anche noi di qui ad ajutarti, e Iddio ci darà altri fratelli.

 Forse possiamo lamentarci del Signore? Non dobbiamo invece mille volte

ringraziarlo degli ajuti che ci ha dato in questo tempo di guerra?

Non vedi come ci ha ajutato, e come la Congregazione si dà attorno per dare una base

a codesta Casa?

 È vero, la Provvidenza ci mette talora in circostanze difficili,

ma è perché ci esercitiamo nelle virtù della fede in Essa, dell'abbandono in Essa

e della fortezza.

 È necessario essere forti e costanti nel fare il bene, e fare quello che si può,

e il resto star tranquilli che lo fa la mano del Signore. Che siamo mai noi?

            V004P149


 E verrò al paragone:

Vedi, il Signore fa con noi come l'aquila con gli aquilotti,

che dopo averli portati sulle spalle in mezzo all'aria, li lascia poi cadere perché volino.

 E anche noi, se non sappiamo ancora volare,

verrà sotto di noi la mano di Dio a tenerci su nei nostri ufficî e mansioni,

verrà la Madonna SS., se saremo umilmente, confidentemente e figlialmente filialmente

sempre attaccati alla Madonna, e senza mai abbatterai, e, senza mai avvilirci,

con la speranza della Divina grazia, non pretendendo di diventare mai uomini,

ma restando sempre fanciulli coi Superiori e con la Chiesa,

andremo avanti un giorno dopo l'altro. -

Forse che N. Signore non dice panem nostrum quotidianum?

 Dunque confida nel Signore e nella Madonna: in S. Giuseppe e in tutti i Santi,

caro mio Don Adaglio, e va, va avanti con umiltà e pregando:

noi siamo i figli della Provvidenza di Dio;

e dobbiamo avere una illimitata fiducia nel Signore -

 Ti benedico largamente in Gesù Cristo e nella SS. Vergine Addolorata -

 Tuo aff.mo


         D. Orione d. D. P.