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[Al M. Rev.do Signore Sig.r D. Giuseppe Adaglio

Direttore Istituto San Filippo

Via Alba, 5  Quartiere Appio  Roma]


 +        Tortona, il 17 Giugno [19]19


 Carissimo Don Adaglio,


 Ricevo la tua cartolina del 16 corr. con sempre migliori notizie

del nostro Don Martinotti. Deo gratias

 Io sarò a Roma il 23 mattino. Non potei venire prima per molti impedimenti qui;

Don Sterpi che era a Venezia e che giunse qui sabato domenica mattina,

col quale urgeva vederci.

Egli riparte domani, e oggi è in Alessandria per definire la nostra posizione

col Vescovo nuovo di Alessandria, ed onde venirne ad una per l'acquisto di quella Casa

per cui abbiamo ricevuto una somma, e quindi vi è un impegno morale

che ci obbliga ad acquistare in Alessandria,

anche per non parere che si tenga il danaro senza assolvere agli impegni presi.

 Poi vi erano le ordinazioni: Don Fiori che fu ordinato Sacerdote:

Draghi e Manca suddiaconi: Bartoli e Giorgi [Giorgis] che ricevettero la tonsura.

 E altri impegni, di ordine diverso, qui -

Ora lascerò qui Don Pensa, e vengo.

E con me viene il Generale dei Religiosi Cavanis di Venezia e il Vicario Gen.le

che fu prima Gen.le.

 Bisogna fare preparare per essi nella Casa nuova;

due camere bene in ordine, con tutto pulito, ma senza lusso, con semplicità religiosa.

 Essi sono che ospitano Don Sterpi a Venezia dal I Maggio

e poi Don Pensa e me che fummo là io due volte ed Egidio il tipografo, e i quattro nostri

(Draghi, Manca Bartoli e Giorgis) che sono là, in attesa di altri ordini.

 Ti avverto che verrà anche Don Opezzi, [Opessi] entro domenica.

Forse converrà anche lui metterlo nella Casa nuova. Che ne dici? Vedi un po' tu.

 Ti ripeto che ti mando un santo prete, tutto a tua disposizione;

egli non viene che per lavorare con noi e per provare un anno la nostra vita,

e poi farsi dei nostri.

 Chissà che (se D. Martinotti non potesse più andare agli Squarciarelli)

non si possa mettergli mettervi lui?

 Vengo anche per definire il tempo d'apertura della Casa di S. Severino col Conte,

e penserei di andare dal S. Padre pure, e poi in Calabria e Sicilia, prima degli Esercizî.

 Qui resterà Don Pensa con Don Gandini e Don Fiori.

 Don Casa vorrei mandarlo al Brasile presto.

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 Che Cardinale sarà il nuovo Vescovo di Frascati?

Venendo, potrei fargli visita, se il Concistoro è il 26, nel quale sarà promulgato.

 I due Superiori dei Cavanis andranno pure dal S. Padre.

Essi desidererebbero tanto tanto avere un piede fermo a Roma,

e vengono anche per questo. -

 Ho scritto a Don Beltrami, in risposta, in questi passati giorni.

Solamente jeri ho trovato una lettera di Comincini e di Don Pedrini in risposta

alla mia antica lettera a Comincini. Ora è inutile scrivergli, - verrò io.

Manderò forse prima una parola a Don Pedrini onde sappia perché non mi feci più vivo.

 Con me o prima vengono alcune nostre Suore,

che continueranno per Reggio Calabria, insieme ad altre che già sono alla Colonia.

 E il tuo assistente è ancora a casa?

Penso che ti troverai imbarazzato per l'assistenza dei giovani, o c'è Don Casa?

 Consegna la qui unita a Don Martinotti -

 E tu, di spirito, come stai? Abbi viva fede ne Signore,

che ci fa sempre contenti in qualunque luogo e circostanza,

e nella fiducia del Signore cerca di ingrandire ogni dì più il tuo cuore.

 Se guardiamo a noi, caro mio, c'è da sotterrarci ma ben giù profondo;

ma la nostra debolezza non deve sgomentarci: è in Dio che dobbiamo confidare,

e avere un coraggio e una fiducia tanto grande, quanto grande è il Crocifisso

e il Cuore di Gesù e il cuore della Madonna -

 A fidarsi in Dio non si falla.

 Ti benedico: ti ringrazio particolarmente di quello che fai per Don Martinotti

e ti conforto assai in Gesù Cristo -

 Tuo


         Sac. Orione  d D. Pr.