V004T152 V004P182
+ Tortona,
20 26 Febbraio 9
1920
Caro Don Adaglio,
Scrivo a te, perché suppongo che Don Sterpi sia a S. Severino.
Per Don Pedrini, mi dispiace, ma non è possibile dargli quello stanzone che desidera,
e neanche la camera che è presso e a lato di quella del Signor Giovanni.
La cameretta vicino al Signor Giovanni à già una destinazione, e così il camerone largo.
Se
egli insistesse proprio di venir via da quella magnifica stanza che
ora é ha
nell'antica casa; voglia prendere una camera come gli altri Sacerdoti della Congregazione;
poi, quando il Signore ci ajuterà a fabbricare, vedrò di accomodarlo meglio.
Ora voglia avere pazienza e accontentarsi di quanto la DIVINA PROVVIDENZA dà,
e la benedica con noi la SANTA PROVVIDENZA del Signore.
Avessimo tanto posto in Paradiso!
Ma vorrei pregare il Don Cesare di fermarsi dove è, e di portare la croce anche
dei suoi vicini: quella che à è la più bella camera che noi avessimo, e se colà à una croce,
di qui ne avrà forse un'altra più pesante: prego che stia dove già si trova.
Prego che su questo riguardo non mi si scriva più: diamo il breve tempo di vita
ad altro più necessario. Tanti saluti e conforti nel Signore.
Tuo affezionatissimo in CRISTO e MARIA SANTISSIMA
Sac. Orione della Div. Provv.za