V004T155 V004P186
[Al Molto Rev.do Don Giuseppe Adaglio
Direttore Istituto San Filippo Via Appia Nuova 126
Quartiere Appio Roma]
+ Anime e Anime !
[Tortona] 25 febbrajo 1920
Mio caro Don Adaglio figliuolo in Gesù Cristo sempre più carissimo,
leggo la tua lettera, e tento risponderti subito perché tu non abbia a restare in pena
dell'effetto che essa può avere fatto sopra di me.
Vedendo che non mi rispondevi, ho capito subito che tu avresti insistito
di non essere Parroco, e quindi ti dirò che mi ci andavo preparando,
benché avessi sempre una forte speranza
Ebbene, caro Don Adaglio, io non insisterò, ma tu prega il Signore che mi illumini
e mi ajuti a trovare persona gradita al Vicariato che ti possa sostituire come Parroco,
e ajutami anche in tutto il resto, come hai sempre fatto sin qui.
Confidiamo sempre nel Signore, e andiamo avanti, facendo tutto quel poco
che si può, sicuri che dove noi non potremo giungere, là comincerà la mano del Signore.
Cerchiamo di essere figli e servi di Dio, figli e servi della Provvidenza di Dio,
e
sotto tale p Padre e
tale p Padrone non
lasciamoci prendere mai e poi mai
da scoraggiamento, né da tristezza.
Sarebbe sconveniente perdere il coraggio sotto un tale Padrone e Padre così amoroso
e misericordioso. Ché anzi, vedendo noi le nostre lacune, mancanze e debolezze,
preghiamo la SS. Vergine nostra Madre e Padrona,
che ci accresca sempre il coraggio e la lena nella confidenza in Dio,
e viviamo pienamente abbandonati nel Signore.
«Nostro Signore, diceva S. Alfonso,
sta sempre vicino a quelli che l'amano e s'affaticano per suo amore».
Dunque «Ave Maria, e avanti!» - come diceva P. Ludovico da Casoria.
E prega, sopra tutto, che non solo trovi uno gradito al Vicariato,
ma che sia tale da operare tutto quel bene che tu dici, con la grazia del Signore.
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Io non ti sarò mai a sufficienza riconoscente dei sacrificî che hai fatto
e della tua salute e dei tuoi studî e di tutto quello che per la Congregazione hai operato
nel Signore, e ti porterò finché vivo nel mio cuore e, dopo morte, pregherò ancora
e sempre voglio pregare per te, o caro mio figliuolo in Gesù Cristo.
Molte e molte volte ho sofferto, e so io quanto ho sofferto, nel vederti soffrire,
ed ho pregato perché il Signore ti sostenesse e confortasse.
Non giudichiamoci quindi con l'occhio e con il giudizio dell'uomo,
perché di là, dove presto io e tu saremo, avremo un altro occhio per vedere le cose
e tante situazioni ora ignorate e cose che di qui non possiamo capire; =
solo cerchiamo tutti di amare di più , e sempre di più N. Signore,
e di unirci sempre di più nella carità e nell'amore alla nostra cara Congregazione.
Non ti dico di più, ma vorrei che la Madonna SS. ti facesse sentire
tutto il mio affetto in Gesù Cristo che ho per te,
e la gratitudine che io e la Congregazione vogliamo sempre avere per te.
Sta tranquillo che molte grazie ti darà il Signore per quello che hai fatto,
e anche per quello che hai desiderato di fare.
Coraggio e sempre confidenza nel Signore, o mio caro Don Adaglio!
Ti abbraccio spiritualmente in Nostro Signore,
e ti benedico nel modo il più grande e il più santo e il più fraterno.
Tuo aff.mo in Gesù Cr. e Maria SS.
Sac. Orione della Div. Provv.za