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[Al Molto Rev.do Don Giuseppe Adaglio

Direttore Istituto San Filippo  Via Appia Nuova 126

Quartiere Appio  Roma]


 +        Anime e Anime !

         [Tortona] 25 febbrajo 1920



 Mio caro Don Adaglio figliuolo in Gesù Cristo sempre più carissimo,


 leggo la tua lettera, e tento risponderti subito perché tu non abbia a restare in pena

dell'effetto che essa può avere fatto sopra di me.

 Vedendo che non mi rispondevi, ho capito subito che tu avresti insistito

di non essere Parroco, e quindi ti dirò che mi ci andavo preparando,

benché avessi sempre una forte speranza

 Ebbene, caro Don Adaglio, io non insisterò, ma tu prega il Signore che mi illumini

e mi ajuti a trovare persona gradita al Vicariato che ti possa sostituire come Parroco,

e ajutami anche in tutto il resto, come hai sempre fatto sin qui.

 Confidiamo sempre nel Signore, e andiamo avanti, facendo tutto quel poco

che si può, sicuri che dove noi non potremo giungere, là comincerà la mano del Signore.

 Cerchiamo di essere figli e servi di Dio, figli e servi della Provvidenza di Dio,

e sotto tale p Padre e tale p Padrone non lasciamoci prendere mai e poi mai

da scoraggiamento, né da tristezza.

 Sarebbe sconveniente perdere il coraggio sotto un tale Padrone e Padre così amoroso

e misericordioso. Ché anzi, vedendo noi le nostre lacune, mancanze e debolezze,

preghiamo la SS. Vergine nostra Madre e Padrona,

che ci accresca sempre il coraggio e la lena nella confidenza in Dio,

e viviamo pienamente abbandonati nel Signore.

 «Nostro Signore, diceva S. Alfonso,

sta sempre vicino a quelli che l'amano e s'affaticano per suo amore».

 Dunque «Ave Maria, e avanti!» - come diceva P. Ludovico da Casoria.

E prega, sopra tutto, che non solo trovi uno gradito al Vicariato,

ma che sia tale da operare tutto quel bene che tu dici, con la grazia del Signore.

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 Io non ti sarò mai a sufficienza riconoscente dei sacrificî che hai fatto

e della tua salute e dei tuoi studî e di tutto quello che per la Congregazione hai operato

nel Signore, e ti porterò finché vivo nel mio cuore e, dopo morte, pregherò ancora

e sempre voglio pregare per te, o caro mio figliuolo in Gesù Cristo.

 Molte e molte volte ho sofferto, e so io quanto ho sofferto, nel vederti soffrire,

ed ho pregato perché il Signore ti sostenesse e confortasse.

 Non giudichiamoci quindi con l'occhio e con il giudizio dell'uomo,

perché di là, dove presto io e tu saremo, avremo un altro occhio per vedere le cose

e tante situazioni ora ignorate e cose che di qui non possiamo capire; =

solo cerchiamo tutti di amare di più , e sempre di più N. Signore,

e di unirci sempre di più nella carità e nell'amore alla nostra cara Congregazione.

 Non ti dico di più, ma vorrei che la Madonna SS. ti facesse sentire

tutto il mio affetto in Gesù Cristo che ho per te,

e la gratitudine che io e la Congregazione vogliamo sempre avere per te.

 Sta tranquillo che molte grazie ti darà il Signore per quello che hai fatto,

e anche per quello che hai desiderato di fare.

 Coraggio e sempre confidenza nel Signore, o mio caro Don Adaglio!

 Ti abbraccio spiritualmente in Nostro Signore,

e ti benedico nel modo il più grande e il più santo e il più fraterno.

 Tuo aff.mo in Gesù Cr. e Maria SS.


        Sac. Orione  della Div. Provv.za