V004T159 V004P193
[Espresso
Al M. Rev.do Don Adaglio
Via Appia Nuova, 126
Quartiere Appio Roma]
Riservata
+ Tortona, il 17 Aprile [1]920
sabato mattino
Caro D. Adaglio,
I/ Fa pregare per Viano che è moribondo per menengite: non parla più -
Te ne avrà avvertito Don Risi cui telegrafai dal 12 corr. sera
2/ C'è il Ch.co Scopelliti gravissimo pure con 40,2 di febbre e sbocchi di sangue:
fa pregare.
3/ Jeri sera ricevetti telegramma che oggi opereranno a Messina Don Bariani
ricoverato Ospedale Piemonte = non si capisce se è che devono tagliargli la gamba -
Fa pregare.
Quanto a Manca, occorrendo inviarlo a Messina,
telegraferò e manderò costà qualcuno. Pregate
4/ Quanto alla Chiesa, ritengo che nell'Udienza che il Cardinale Vicario avrà stassera
dal Papa, gli parlerà del fabbisogno della nostra Chiesa.
Io devo poi andare dal Santo Padre presto e mi urge mi urge mi urge
avere il disegno del Teatro; altrimenti sì che avremo una gran perdita -
Non posso più tardare ad andare dal Papa, perché Egli si degnò il 13 corr.
telegrafarmi di sua mano le felicitazioni pel 25mo di Sacerdozio e donarmi un calice.
che
E non sapendo dove mandarmelo, gli ho io risposto
che verrò presto a riceverlo dalle sue mani.
Quindi fammi il favore di darti molto attorno per questo benedetto disegno:
io non chiedo tutto, ma il teatro, solo il teatro con qualche altro vano
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5/ Quanto al preparare la popolazione per l'apertura sai già che verrà Mgr Sanfermo,
- così ha promesso.
Oggi egli predica già da noi a Caorle.
Tu vedi bene che sono affranto dai dolori, e qui si lavora, credilo,
non meno che a Roma, e si sta su dì e notte, e quando sono a Roma posso dire che riposo.
Don Risi verrà, ma tu sai come è, prendilo come il Signore lo ha fatto,
e vacci dietro con carità, ha poi tante e tante altre belle doti e qualità.
Di difetti ne abbiamo tutti: ajutiamoci nella carità:
amiamoci e compatiamoci l'un l'altro
Io però ti dico che stamattina ho già scritto a Don Risi, in bel modo.
Poveretto! Non si aspettava un tale peso: compatiamolo insieme
e amiamolo di più in Gesù Cristo; come io amo di più te, molto di più ti amo,
o caro Don Adaglio, nel Signore, e quasi ti venero,
perché mi pare che tu abbia costà patito ingiustizia dagli uomini
e che non abbiano tutti apprezzato il tuo lavoro fatto all'Appia.
Tu passa su tutto e offri tutto tutto tutto al Signore che ti farai grande merito,
e tratta pure molto molto bene le Suore di Don Bosco,
ché
avrai la protezione del Venerabile, il q
Quale sa bene dal Cielo le cose come sono.
Quanto al Mese di Maggio, vedi se trovi un buon predicatore,
o se convenga invece dare poi la Missione a Chiesa aperta.
Don Sterpi partì per Venezia l'altro jeri.
Scriverò a Rossi persuadendolo a non darsi a lavoro di mente:
ajutalo e compatiscilo anche lui.
La vita buona è fatta di compatimento e di carità. -
Lo so del morticino alla Colonia.
Ti conforto e ti benedico con molto e grande affetto
come di Padre in Gesù Cristo e Maria SS.
Tuo
Sac. Orione d D Pr.
Urgente e riservato
Vedi
di non lasciarci
lasciarti sfuggire quel terreno:
ti ho già preparato per quel terreno altre L. 10.000 qui raccolte in questi giorni.
Le uniremo a quelle che ha D. Risi.
Vedi dunque che anche di qui un po' ci penso a S. Giovanni
Spero oggi di raccoglierne altre.
Chiudo la lettera e vado a fare alcune visite che spero saranno in Domino fruttuose
Tu fa quello che puoi e prega! Bisogna andare però oculati per quel terreno -