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[Espresso

Al Molto Rev.do Sig.r D. Giuseppe Adaglio

Via Appia Nuova, 126  Roma]


Riservata


 +        Anime e Anime

         [Tortona] 19 Giugno [1]920

         pomeriggio


 Caro Don Adaglio,


 Ricevo tua lettera del 17 corr. m.

 I Sono contento che il padre di Cipollone venga lui qui;

io mi rimetterò in giro lunedì, e ti saprò dire quando potrà venire per trovarmi a casa -

 II Per Don Opezzi [Opessi] vedrò di sostituirlo, ma, per ora, non se ne parli;

bisognerà fare le cose con garbo.

Ti unisco una lettera da lui inviata a Venezia a Don Sterpi,

essa è il più del doppio di quanto tu dici: tu dici L. 1500. Sono Sarebbero quasi 4000 lire.

 Sarà bene che tu vada un poco su, e vada subito che cosa c'è di reale debito,

e parlane a Don Contardi per combinare di dargli qualche ajuto.

Non so che ajuto reale Don Contardi gli abbia dato. Vedi un momento tu.

Come mai poi, in due mesi circa, ha potuto fare L. 3960? O sono solo 39,60 ?

 III In via riservata ti dico che non vorrei trovarmi a Grottaferrata per la posa

della Iª pietra, per non assumere impegni con quella fabbrica.

 IV Quanto a Comincini, noi dobbiamo ancora a Don Pedrini una somma di danaro:

(Don Risi sa, certo, quant'è), da lui prestata alla Colonia,

quindi si fa un compenso con la pensione, e non paga a questo fine, ciò che del resto

era inteso. Ora ti ho spiegato.

 V Accetta pure in prova il giovane del Parroco di S. Oreste.

 VI Quanto al Santuario, bisogna vedere di procrastinare:

mi piace prenderlo, ma non ho soggetti, al presente

 VII Sono contento che mandi Arioli Sante a Cuneo,

e, se mi verrà bene, ne scriverò anch'io a Don Montagna.

 VIII Procurerò che suo fratello ti faccia, al più presto, la procura.

Era stato qui stamattina, ma non avevo ancora ricevuta la tua lettera

 IX Sono contento delle notizie che mi dai sia del Conte come del Sig.r Giovanni

e di Pudortì. - Spero venire presto

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 X Quanto a Saroli, vuol dire che ne parleremo agli Esercizî.

 XI Agli Esercizî amerei che veniste in tre, da codesta Casa: tu, Martinotti e Manca.

Bisognerà fare di tutto per trovare qualcuno che vi sostituisca nelle Messe.

 Questi Esercizî, che ci fa un Cardinale sono una grazia che non l'avremo forse mai

più, e Iddio ci vuole dire molte e molte cose con questo tratto di alta misericordia.

 Vedete dunque di darvi attorno, e sarà anche un caro ricordo

e della vostra vita e della vita della nostra Congregazione

 XII Di Grigoli non mi meraviglio. Preghiamo a ajutiamolo nel Signore.

 XIII Quanto al Serganti, lo farò venire qui, se vuol venire: questa è l'arca di Noè.

Comprendo che tu hai mille e una ragione

 XIV Il Patronato ha già mandato il mese di Aprile in L. 2400:

vedi che mandino Maggio.

 XV Quanto a Maraini io oggi sono in extremis,

ma la Divina Provvidenza non ci abbandonerà. Quanto ci si deve? -E Don Risi non ne ha?

 Ti mando una lettera di Don Manca, che avrai come riservata, e che mi rimandi.

Pare, in fondo, che si lamenti della poca carità di Don Pietro - Vedi un po' tu.