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Registrada    per l'Italia


Al Molto Rev.do Don Roberto Risi

Curato alla Chiesa d'Ognissanti

Via Appia Nuova, 126 = Roma


È per Don Adaglio, ma temendo sia partito già,

la ho indirizzata a te e puoi aprirla e leggetela insieme -


Lettera riservata, quale a componente del Consiglio

la potrai far vedere a D. Risi e poi - per raccomandata - inviarla a D. Sterpi


Non riletta

        Anime e Anime !

        Brasile Mar de Hespanha (Minas)

        27 Settembre 1921


 Caro Don Adaglio,


 Giunge la tua lettera a Don Casa, e vedo che sei ancora a Roma,

ove spero che la presente possa ancora giungerti prima della tua partenza

per Gerusalemme. A Gerusalemme, ritenendoti là, ti ho indirizzato un breve saluto,

presso il Patriarcato Latino Noi stiamo tutti bene: abbiamo fatto insieme i S. Esercizî,

e jeri, compiendosi un mese dal mio arrivo a Mar de Hespanha, abbiamo fatto la funzione

di addio per tre che vanno a Rio de Janeiro ad assumere quell'Istituto di Orfani

e abbandonati (260); per ora ci vanno Don Depaoli, [De Paoli] Don Mario Ghiglione

e il Ch.co Giuseppe Dondero (che ha 27 anni e conosce la lingua, essendo qui da 7 anni).

 Ma ho bisogno di maggior personale, e con urgenza, onde ho telegrafato a Don Sterpi

che mi mandi Arlotti, Gonzales, Stanislao e un altro capace di fare scuola nel Ginnasio

e di esemplare condotta per fare da Assistente al probandato, che ho già iniziato qui.

 Don Mario non va a Rio che puramente in via provvisoria,

perché poi è destinato ed essere il Superiore di questa Casa e del Probandato.

 Qui apriremo una Iª e 2ª Ginn.le -(Ginnasio e Tecniche al Brasile sono fuse insieme).

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 Qui ho trovato un vero fallimento.

Nulla contro la morale dei nostri Sacerdoti, e alcuni anzi di vero buon esempio;

qualcuno di poco lavoro, di poco spirito di apostolato, e desideroso di mangiar bene.

Altro eccessimamente impulsivo (D. Casa) e irruente e poco, poco equilibrato.

Ha molte doti, ma ha bisogno di amare di più il Signore e di vincersi di più, molto di più.

È affezionato alla Congregazione, e capace di fare molto bene

quando fosse più padrone di sé, di più spirito, più sacerdote e Missionario.

Ha dei brutti momenti, nei quali distrugge sé davanti al popolo e davanti ai Confratelli -

 Dal lato materiale ho trovato almeno 35 mila lire di debiti: un vero fallimento!

Così fu la situazione lasciata da Don Dondero,

il quale dopo aver obbligati i due suoi compagni venuti qui con lui

ad abbandonare la Congregazione: due Parroci, che furono qui a Mar d'Hespana,

l'uno dopo l'altro, ad andarsene dichiarando, anche per le stampe,

che erano obbligati ad andare via per lui: due suoi fratelli, - ottimi sotto ogni riguardo -

venuti qui per essere della Congregazione e ridotti da lui alla disperazione,

uno (il migliore, mi dicono) ad andarsene disperato, e l'altro, (il rimasto)

ad una continua lotta per 6 anni e più onde poter perseverare

e resistere alla tentazione di fuggire, -

è andato via senza nulla dirmi, lasciando l'Istituto nello sfacelo materiale e anche morale -

non in fatto di costumi, - no, ma in fatto di vita quale Istituto -

 Vi erano quattro o cinque chierici, venuti per farsi dei nostri, tutti se ne andarono,

o perdendo la vocazione o rifugiandosi in altro Istituto altri Istituti,

e qui, dopo 7 anni, l'Istituto lo trovai ridotto a D. Depaoli, [De Paoli] Don Casa,

Don Ballino, il Ch.co Dondero e un ragazzo di 13 anni, pagato, che fa i servizî della Casa.

 Quando siamo giunti a Rio se non avessimo portato un po' di danaro dall'Italia,

e non ci fosse stato un mio Cugino, certo Eduino Orione

(col quale so che c'è un debito non indifferente, ma non so ancora di quanto),

Don Depaoli [De Paoli] che ci venne incontro non aveva i soldi, non dico per pagarci

la ferrovia a venire qui (c'è tanto come da Tortona a Chiavari)

ma non aveva neanche da pagare una vettura.

 Qui Don Dondero si è creduto figlio dell'aquila e grande genio inventore:

ha perduto 7 anni a fare esperimenti in macchine, senza concludere nulla,

e rovinando gran parte quello che c'era di buono.

 Iddio ha permesso questo; sia benedetto il Signore.

Si comincia ora col suo ajuto e fidati nella Madonna, - non senza lacrime.

 Mi spiace di non poter mandare a Don Sterpi il danaro pel viaggio dei 4

che ho chiesti e che ho veramente bisogno.

 Qualche Sacerdote che qui non fa o fa poco, facilmente lo riporterò via con me.

Non so quando potrò ritornare; ma desidero lasciare le cose bene avviate e in buone mani,

poiché in America non ci potrò venire tutti gli anni.

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 Il diretto governo dell'Istituto di Rio cominciamo ad assumerlo col 15 di ottobre;

ma ora D. Depaoli [De Paoli] si stabilisce già nell'Istituto per conoscerne il funzionamento

e prendere visione di tutto -

 Io desidero stare qui a ricevere e piazzare quelli che Don Sterpi mi manderà,

e a vedere come cammina l'Istituto di Rio. A S. Paolo non potei ancora andare.

 La presente non è da distruggersi, ma deve restare in archivio della Congregazione

e passata a Don Sterpi -

 Appena a Gerusalemme, scrivimi qui.

 Conforto e benedico di cuore te e tutti - Agli altri di Roma, scriverò.

Fin'ora non ebbi che lettere da Don D Cribellati: niente da nessun altro:

voglio farmi del bene da vivo, perché capisco che quando sarò in Purgatorio

non so chi si ricorderà più di me -

 Non so come sia andata la vertenza e situazione di Grottaferrata,

né chi c'è agli Squarciarelli, né se Mgr Santovetti ha poi date le 2.0000 lire.

 E quel Signore che faceva le fotografie è entrato da noi?

   E i ragazzi di andati a Bra da Roma perseverano? Ve ne sono altri? -

 E alla Colonia come si va? E Don Opezzi, [Opessi] come sta?

 E Don Saba è contento e sta bene? E Don Bruno fa bene?

 E Don Fiori ha lavorato e predica? E di Don Don (quello di Rieti) che ne sapete?

 E Don Segalerba? Il Padre Parroco è poi andato a Tropea

ad accompagnare il suo vice - Curato? Ebbene, come andò?

Come sta Don Risi? Datemi un po' di notizie di R delle nostre cose romane.

E D. Castegnaro come fa? E quell'altro che è alla Colonia? E l'Istituto di Via 7 Sale?

 Dirai a Suor Caterina e alle altre che qui le loro cose si mettono bene, molto bene.

 Saluto e benedico te e tutti e tutti e tutti -

 Aff.mo in G. Cr. e Maria SS.


         Sac. Orione  d D P