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[Al Molto Rev.do Don Giuseppe Adaglio

Giaffa - Stazione di Artuf per Rafat

(Palestina)]


Riservata alla persona


         Roma [Ognissanti] , il 7 Nov. 1924

         Anime e Anime !


 Caro Don Adaglio,


 Grazia, pace e conforto da N. Signore Gesù Cristo!

 Come ti dico, la lettera con le condizioni fatte dal Patriarca

per la n/ permanenza a Rafat, la ho a Tortona.

Appena sarò tornato, la cercherò, e farò quanto mi hai scritto -

Però l'originale desidero tenerlo, e mi spiacerebbe privarmene

Potrò mandarne Ne manderò copia esatta: -

se occorre, la farò fotografare, qualora Egli desiderasse proprio constatare le condizioni

da Lui fatte; - ma spero che mi crederà, e non ve ne sarà bisogno. Vedrai poi tu -

Egli parla proprio di Lidda, e ce la offre. Io non potevo sognarmelo.

 Che egli abbia provveduto con un altro prete,

vuol dire che potrà sempre dare al prete maronita altra destinazione.

 Il suo Procuratore di Roma (Mgr Biagioli) mi ha (non ora ma da più di un anno

e mezzo fa) sempre e fortemente sconsigliato di accettare una Missione transgiordanica, -

forse anche perche già sapeva la difficile località lontana.

 Ora Don Gatti Vittorio (il quale già sta qui a Roma,

e che fu ultimamente inviato a visitare una località a Rodi)

insieme con un Padre Francescano Armeno, andrà ad Atene e a Costantinopoli

a prendere N. 40 orfani Armeni , figli dei Cristiani massacrati,

pei quali tanto s'interessa il S. Padre.

 N. 400 Armene già sono a Torino, mantenute a spese del Papa.

Jeri sera ebbi un abboccamento col Patriarca Armeno che è qui a Roma:

vidi già il Principe Chigi e altri del S. M. Ordine di Malta e il Senatore Schiapparelli,

[Schiaparelli] Presidente della Italica Gens, il quale sta a Torino -

Con essi si è combinata l'apertura della Casa di Rodi entro un anno o un anno e mezzo.

 Intanto già il terreno c'è, e fabbricano.

Il Governo ha dato L.1.500.000, ma non basteranno -

 Quella Casa è destinata a ricevere poi (entro un anno o più) i 40 fanciulli Armeni,

che ora Don Gatti va a prendere, e che saranno posti alla Colonia Agricola di Monte Mario.

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 La colonia di Monte Mario, ora è rimessa bene.

 Intanto t'ho detto premesso questo per dirti che, avendo avuto occasione

di trovarmi più volte col Senatore Schiapparelli, [Schiaparelli] a Torino,

egli mi avrebbe offerto il Monte delle Beatitudini, vicinissimo a Cafarnao,

che in buona estensione è proprietà della Italica Gens.

 Mi ha detto che prima era di certi Religiosi i quali hanno tenuto colà una Casa

dove fu N. Signore (ora più non ricordo) e parte del terreno.

 La Italica Gens vi spese sopra prima della Guerra molto danaro in piantagioni

che furono più volte distrutte. -

Mi disse che però c'è un po' di malaria;

ma che in alto pare, ci stanno ora certe Suore le quali custodiscono un Santuario,

e che fanno bene e danno ospitalità ai pellegrini -

 Egli voleva che io venissi a visitare la località, e insiste. Io ora non posso.

Ti prego di andare tu, di vedere tutto, e poi di informarti bene e di riferirmi.

 E' cosa che tu devi fare ad insaputa di tutti.

 La Italica Gens è disposta ad ajutare.

Lo Schiapparelli [Schiaparelli] è persona seria e umana e buon cristiano.

È quello che ha prestato dato all'Opera del Cardinal Ferrari in Gerusalemme forti somme,

(credo, molto più di mezzo miglione milione)

quando si credevano di poter fare opera anche di italianità.

Basta, io non devo entrare in quest'altro garabuglio.

 Vengo dunque al caso nostro.

Fa il piacere: vai subito: vedi bene bene tutto, ma fa tutto silenziosamente.

Ciò che preme alla Congregazione è di avere un piede fermo in Palestina.

 Vedi, (non te l'ho mai potuto scrivere)

il Patriarca già stava per essere trasferito ad una Sede Arcivescovile dell'alta Italia,

quando rimasero vacanti Torino e Genova; così m'è stato assicurato -

 Ora noi, come saremmo rimasti?

 Prevedo che, se non ci volesse ad es., più dare Lidda,

e insistesse per una Missione transgiordanica lontana,

sarà difficile che si possa accettare e combinare

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che Quindi se il piede fermo in Palestina potessimo averlo anche da altra parte,

come a Cafarnao o in vicinanza, - per noi fa poi lo stesso. Che ne dici?

 Una volta che si può respirare in casa nostra,

si viene poi subito a sistemare anche la nostra posizione lì.

Io manderò lì magari Don Gemelli con qualche altro personale di lavoro, e farete due Case.

 Poi una volta che tu hai avviato la cosa, sarà bene che tu venga un momento in Italia,

o che Don Sterpi o qualcuno venga sul posto per farsi un'idea più esatta della situazione.

 Io vedo che ho capito molte cose andando di persona in Brasile e Argentina -

 Il Senatore Schiapparelli [Schiaparelli] è pronto a dare il viaggio gratuito per Giaffa.

 Tu è che non ti trovi bene solo con fra Giuseppe o anche con Gismondi?

 Io qu il tuo modo di sentire di quest'ultimo non l'ho mai capito bene -

A me pareva un buon figliolo, e a te affezionato. Amerei mi parlassi chiaro.

Credi tu che, diviso da fra Giuseppe, farà bene? - Ami tenerlo con te o no?

 Egli mi scrisse forse un mese fa, dicendomi che amerebbe recarsi in paese

perché gli è morto il padre, e i parenti gli scrivono di andare a sistemare certi interessi.

 Non gli ho risposto. E si capisce -

Che potevo dirgli, se non sapevo se restavate o se venivate via? -

 Ora tu fa la mia parte : digli che abbia un po' di pazienza,

che si vedrà di accontentarlo, se proprio non ne può fare a meno facendo ad es. procura a te

se tu dovessi fra non molto venire.

 Ho visto che è annunciato un Pellegrinaggio dalla Palestina per la primavera,

non so il mese -

Caso mai, non potrebbe egli venire in quella occasione? Vedete un po' in Domino.

 Io non intendo no, caro Don Adaglio, di obbligarti a stare con fra Giuseppe,

e, occorrendo, lo richiamerò qui,

solo vorrei che avendo tu iniziato e condotto fin qui i nostri passi in Palestina,

se anche dovessi venire via (il che io non vorrei, per quantum possum)

tu prima dessi consistenza ad una Casa della Divina Provvidenza

e mi piantassi sia pur una tenda, un piede, ma fermo,

senza dover essere sempre in balia di altri e in casa d'altri.

 O Dio mio, è poi tanto onesto!

Voglio dire che è poi tanto giusto che ogni Congregazione

cerchi di avere una tegola o una tenda sua

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 Io comprendo i sacrificî che tu fai, che devi aver fatto,

e molti sono quelli che mi dissero che la vostra vita costà è sciupata e ha dell'impossibile

(e ciò pure ignorando le tue pene interne e le divisioni vostre), -

e per questo prego per te assai di frequente, e forse più che per ogni altro,

affinché N. Signore ti conforti, ti dia pazienza e ti conceda di farti grandi meriti,

p dandoti grazia di portare la tua croce dove Lui la ha portata per noi tutti.

 Che la Madonna SS. ti stia vicina e ti sostenga!

 Attendo tua lettera -

 Mi conforti e saluti per me i tuoi due, che benedico di cuore insieme con te.

 Ricevi ogni fraterno saluto da questi nostri -

 C'è qui Bellucci, nostro probando, che mi dice di salutarti per lui - È un buon figliolo.

 Prega per me -

 Tuo aff.mo in G. Cr. e Maria SS.


        Sac. Luigi Orione  d D P.