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+ [Roma, S. Filippo li] XVIII / Febbr [192]5
Caro Don Adaglio,
La grazia e pace di N. Signore sia sempre con te e con codesti nostri fratelli .
Nella scorsa settimana ho potuto rivedere Sua Eccellenza Rev.ma il Patriarca,
e si è parlato sui diversi punti di quella benedetta Convenzione.
Egli dunque dice che per i viaggi di ritorno del personale,
o viaggi da farsi ogni 5 anni o più, il Patriarcato corrisponderebbe lire 260 oro, ogni anno. Dice che ce n'è sufficiente .
Ora io non voglio un centesimo più del bisogno.
Se tu ritenessi di farmi qualche osservazione, me la fai liberamente in Domino.
Lidda dice che non la può più dare, - e va bene.
Ha dato la sua approvazione perché possiamo, d'accordo che si sia col Senatore Schiaparelli - metterci in quella proprietà che è dell'Associazione Nazionale
per soccorrere i Missionari Italiani all'Estero.
Entro Marzo mando due, e possibilmente tre in vostro aiuto.
Uno verrebbe a sostituire Gismondi, il quale insiste di essere richiamato qui
per sistemare le sue faccende di famiglia, dopo la morte di suo padre .
Dopo aver trattato col Patriarca sono stato a San Severino Marche,
di dove sono ritornato ora .
Dopo la notizia che Fra Giuseppe e te eravate malati,
d'accordo col Senatore Schiaparelli, si decise di mandare in Palestina
= anche per una visita a quella proprietà sopra le rovine di Cafarnao, =
il Don Vittorio Gatti, al quale l'Associazione offerse il viaggio gratuito .
Egli vi avrebbe così veduti e portato qualche conforto .
Lo aspettavo qui in questi giorni, e per questo sono tornato da San Severino;
ma vedo che non ci siamo intesi, e non è giunto. Allora stasera vado io a Tortona,
e così decideremo se debba o no venire, mentre già dovrà andare a Rodi, o dopo o prima.
Era veramente stabilito che prima venisse da voi altri.
Ora pare sia avvenuto qualche cambiamento d'itinerario. E allora ti mando per posta queste notizie che egli già ti avrebbe dovuto recare, in questi stessi giorni a voce.
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Ora l'unica difficoltà per Cafarnao sono I°) che la S. C. di Propaganda dia il suo placet;
il che (per motivi che mi dissero indipendenti dal nostro Istituto)
potrebbe anche darsi che non dia;
2/ Che le condizioni che farà l'Associazione Nazionale siano tali
come mi hai fatto tu capire e anche consigliò lo stesso Patriarca Barlassina.
Ora vorrei sentire come sta fra Giuseppe, e sapere da te ogni altra notizia
che possa darmi luce nel disporre le cose e le persone.
Ti unisco alcune parole per Fra Giuseppe stesso e per Gismondi.
Se Don Gatti non potesse venire perché troppo assorbito a Rodi,
allora verrà Don Sterpi.
Ti saluto e conforto molto nel Signore Sempre ti esorto alla pazienza,
perché così ti perfezionerai e fari santo.
Diffidi sempre di te, e sta' in guardia dal diavolo.
La sola obbedienza deve essere la tua guida.
Tu non devi fare tanti riflessi e sottigliezze.
Non pensare ne al passato ne al futuro, ma al solo e semplice presente,
e a quel presente che hai per le mani.
Tu soddisferai al tuo incarico e a tutto quanto Gesù vuole da te,
coll'abbandonarti interamente in Dio e col portare per l'amore di Lui la tua croce
e col dimenticare affatto te stesso - felice di patire qualche cosa con Nostro Signore.
Ti saluto e ti benedico di cuore, e prego la Madonna di averti nella sua guardia
e di darti salute e grazia.
E tu prega per me.
Tutti questi ti salutano pure fraternamente.
Sono sempre e sempre il tuo aff.mo in Gesù Cristo e Maria SS.
Sac. Orione d. D. P.
Aspetto a Tortona notizie sulla tua salute e di tutto.