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 +      Anime e Anime!

       Tortona, il  19  Maggio 1925


 Caro Don Adaglio,


 La pace di N. Signore sia sempre con noi!

 Ricevo la tua del 13 Maggio, e non ti posso dire il conforto che mi ha dato

nel sentire che stai un po' meglio. Già Don Gatti e anche D. Gemelli

nella lettera che mi scrissero, mi parlavano del tuo stato di salute non buono.

Mi è di vera consolazione la cura e l'affetto che il Patriarca ti dimostra,

e glie ne sono e sarò gratissimo.

 Anch'io insisto che ti abbia ogni cura e riguardo: sta a quanto il medico ti prescrive, e non ti preoccupare di nulla. Vedi: se hai bisogno di danaro, scrivimelo con santa libertà:

avrei gran pena se sapessi che soffri per mancanza di vitto conveniente

o di medicinali adatti.

 Non pensare ai nostri bisogni: sappi, a tuo conforto, che la bontà del Signore

non manca mai di manifestarsi: qui avevamo L. 25 mila col solo panettiere

ed è venuta la Provvidenza e abbiamo pagato tutto.

 Restano ancora un 40 mila lire di debito (in tutto) per forniture,

ma il Signore ci ajuterà. Non è molto, se si pensa che abbiamo che pesa su questa Casa

il Probandato e la Casa Suore di S. Bernardino, e molte altre spese e che qui più di metà

sono gratuiti. Sono giunto Domenica (17) da Venezia dove ho potuto acquistare

un'altra tipografia più grande della Emiliana, con 7 macchine (tra cui una Linotype)

e molti quintali di caratteri, e la Madonna ci ha ajutati.

 Ci ha ajutato la Madonna anche a comprare al Lido di Venezia tutto quel terreno

(10.000 mq.) su cui doveva sorgere il Tempio Votivo di Venezia. Lo faranno in altro sito, sempre al Lido. Così noi allarghiamo l'Istituto che abbiamo a Lido,

dove sono più di 50 orfani di Guerra e due Scuole anche per gli esterni e Municipali.

Ci abbiamo dato L. 350.000 del terreno: L. 100.000 già pagate di Divina Provv.za,

e L. 50.000 per 5 anni; ma già la Madonna ha pensato, e c'è chi paga. E così a Genova, dove sono stato jeri. abbiamo un Piccolo Cottolengo. sono 52 ricoverati , già iniziato

da un anno: tutto è pagato, e la Divina Provvidenza ha mandato ancora L. 20.000

pochi giorni fa; prendiamo il rifiuto della società, quelli che neanche gli altri Ospedali vogliono prendere. Questo, caro D. Adaglio, ti scrivo a tuo conforto.

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 Ma anche perché se avessi bisogno, apri il cuore, e scrivi che mando.

 Mi fai sapere come ti troverai a Salt, e prega sulla tomba del Missionario Tortonese Don Gatti anche per me e per tutti noi.

 Noi qui continuiamo a pregare per te; anche a Venezia si dice un'Ave Maria

nelle orazioni apposta per te e fra Giuseppe.

 Fra Giuseppe mi scrive (ho ricevuto la lettera insieme con la tua) che va meglio,

ed è a Rafat.

 D. Gemelli ha buona volontà di lavorare, è buon sacerdote; ma tu, quando potrai, indirizzalo. Ho mandato una lettera un po' paternamente forte a Gismondi;

ma non mi ha ancora risposto.

 Voglio sperare che ora, con l'ajuto mandato, al Rafat si potrà lavorare,

e anche il resto andrà in concomitanza.

 Certo sarebbe bene che si fabbricasse. Saprai la somma che anche il Governo ha dato, perché si fabbrichi al Rafat e un personaggio mi interrogò se i lavori di fabbrica

sono almeno cominciati. Ho risposto in modo da non compromettere nessuno;

e ora sono molto contento che il Patriarca faccia cominciare.

 Quanto alla tua malattia, sì, abbi fede nel Signore, e il Signore ti guarirà.

 Tutto è possibile a chi crede.

 Le armi della fede sono tante e potentissime, ma tra le armi dei figli di Dio

e della fede, la fiducia nella Madonna è tale che da sola basta a farci trionfare

di ogni ostacolo .

 Coraggio, caro Don Adaglio, coraggio nella fede !

 La fede ingrandisce i nostri cuori, perché è la sostanza delle cose

che abbiamo a sperare.

 Vado a Roma, ma vorrei prima passare a Bra, dove c'è un buon gruppo di figliuoli.

 Anche a Venezia abbiamo più di trenta probandi, e una ventina di Chierici.

E con l'ajuto di Dio promettono bene: metà giornata lavorano nelle varie officine

e metà giornata studiano.

 Mandami due notizie, anche quando non ti rispondessi subito.

Ho veramente molto lavoro, e non lo posso sempre.

Ti benedico e ti conforto nel Signore con tutto l'affetto possibile in Gesù Cristo. Tuo aff.mo


       Sac. Orione  della Div. Provv,za