V005P013 V005P331
[Al M. Rev.do Signore
Don Giuseppe Adaglio
presso il Patriarcato Latino
di Giaffa di Palestina Gerusalemme]
+ Anime e Anime!
Roma, il 25 Giugno 1925
Caro Don Adaglio,
Grazia e pace e conforto da Nostro Signore!
Ricevo qui la tua gradita lettera del 13 corr.
Tanto più gradita in quanto mi porta notizie un po' più consolati di tua salute.
Sto per partire (a ore) per Magreta (Modena) domani sera sarò a Tortona
posdomani a Genova e il dì dopo qui di nuovo per fare San Pietro qui
dove a Don Risi faranno un po' di festa - a lui e a D. Garbarino -
pel loro 25mo Anniversario di Messa - Il 30 sarò di nuovo a Magreta
per l'apertura di una Casa nuova per bambini dai 2 ai 6 anni
(ci sarà l'Arcivescovo di Modena).
Viene affidata alle suore.
Vengo alla tua lettera.
Mi pare abbi fatto troppo a far tutte le funzioni del Corpus Domini.
Non fare più strapazzi: ajutati che Dio t'ajuta, dice l'antico proverbio.
Quanto al voto, fa pure, se già non l'avessi fatto.
- Anche noi qui ne abbiamo fatto uno per te e fra Giuseppe.
Quanto al rimanere in Palestina un mese o anche due,
a provare se la salute va meglio, - fa in Domino con santa libertà-
Approvo tutto quello che ti può far star meglio,
- e mi rimetto a quanto vedrai tu nel Signore che sia il meglio per la tua salute.
Da parte nostra noi ti aspetteremo qui, perché dubito molto che ti possa pienamente ristabilire stando in Palestina. Vuol dire che, una volta guarito, potrai sempre ritornare.
Sarebbe anche un conforto per i tuoi vecchi genitori e un bene per i tuoi fratelli.
Sta anche qui solo tre o quattro mesi, magari a San Remo, quest'inverno,
e poi, ristabilito, ritornerai.
Ora vedi di migliorare bene da poter fare il viaggio senza gravi conseguenze,
e se puoi, vieni.