V005T027 V005P355
[Al M. Rev.do Signore Sgr. D. Giuseppe Adaglio
Al Piccolo Cottolengo ex Conserv. S. Gerolamo a
(Genova) Quarto dei Mille]
[Roma, Ognissanti, li] 13 febbr. [192]6
+ Anime e Anime!
Mio caro Don Adaglio,
La grazia e la pace di Nostro Signore Gesù Cristo siano sempre con te!
Ricevo la tua gradita del 12 corr.
Che vuoi che ti dica? Raccomandami al Signore come io faccio per te, e Deo gratias!
Le notizie da Venezia sono migliori, come vedrai da una lettera di Don Pensa.
Ho ricevuto anche dopo altre informazioni più rassicuranti.
L'artigianello, ad es., colpito da tetano, non solo non è morto, ma pare fuori pericolo.
Tu puoi andare quando vuoi, e ti troverai circondato dall'affetto e dalle cure
di buoni Confratelli.
Il solo trovarvi insieme sarà un conforto reciproco.
Spero di essere fra pochi giorni a trovarvi, anche per poche ore.
Lo desidero tanto, come pure desidero venire a Quarto. Ma lo potrò subito?
Sia fatta la volontà di Dio!
«E veramente, d'importante, non c'è che far bene la volontà di Dio, vivendo e morendo».
- Sante parole e più santa verità, o caro Don Adaglio. Preghiamo a vicenda perché essa
- la volontà di Dio - si compia sopra di noi poveretti.
Tuo aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Luigi Orione d. D. Povv.za
Capisco che la tua partenza sarà assai sentita da D. Montagna,
da D. Germano e dalle Suore: Vi conforto tutti in Gesù Cristo. -
Oggi fu qui la Superiora di Cafarnao, ma ne parleremo vedendoci.