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[Al M. Rev.do Signore
Don Adaglio Giuseppe
Chiesa Ognissanti - Via Appia Nuova 126
Roma (40)]
Caro Don Adaglio,
La grazia e la pace di Gesù cristo siano con te e con tutti voi!
I Quando giungerà questa mia sarà giunto forse già Don Sterpi, che oggi è a Cortona.
II Egli mi ha scritto jeri da Venezia se doveva venire a Roma per fare il versamento delle 72.000 a Barbati; gli ho telegrafato a Cortona dove oggi è che venisse a Roma;
e sarei del parere che si facesse mentre lui è lì il versamento a Barbati.
III Però avevo detto a Barbati come già tu sai, che sarei venuto io; - ora, tardando io, farai tu, - perché ho già detto che, in vece mia, anche per le altre trattative
con Fratel Alessandrini e Barbati, le avresti condotte tu. - È dunque bene che Don Sterpi
ci sia e che vi intendiate bene voi due, sentendo magari subito un Avvocato o Notajo
come fare, come regolarvi per la ricevuta che dovrà farvi il Barbati,
ma non crederei conveniente che si presentasse anche Don Sterpi
per non indisporre il Barbati.
Quando poi avete pronte le 72.000 (e urge averle subito)
e sapete come dovrà esserti fatta la ricevuta, allora mi telegrafate,
ed io telegraferò a Barbati che «impedito venire io subito, delego te a versare la somma necessaria per subito togliere ipoteca dalla Casa di Via Sette Sale 22».
Se
io lo E avvertirò te telegraficamente di
andare dal Barbati.
Che se io tardassi un giorno a telegrafarvi, non vi meravigliate,
perché vorrei andare a Genova e forse a S. Remo. Ma qui c'è Don Perduca,
che è ben istruito in proposito, e spero telegraferà lui col mio nome.
Certo che col Barbati bisogna andare con molta pazienza e assicurarci bene,
per quanto e possibile.
Però vedete che io gli ho promesso che avremmo date le L.72.000 .
Dirai a Don Sterpi che mi informi su Cortona, come andò.
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Io non potei scrivere a quel Vescovo.
Cosa volete? Sono solo! e non arrivo più a tutto
Coraggio, figli miei, Iddio vi conforti e benedica tutti!
Aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Luigi Orione della Div. Provv.za