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[Espresso
Al M. Rev.do Signore
Sig.r Don Giuseppe Adaglio
Istituto Artigianelli alle Zattere - Gesuati - Venezia]
Anime e Anime!
Tortona, il 5 Giugno Pentecoste del 1927
Caro Don Adaglio,
Grazie e pace a te, a tutti dal Signore e insieme tutti i Doni dello Spirito Santo!
I/ Ricevo tua lettera, e ti ringr. specialmente per le informazioni
su la malattia di D. Sterpi.
II Ho già mandato, un po' fà, due espressi a Cuneo, e poi ci andrò io.
Là ci sono le Suore del Cottolengo; come si potrà mettercene una nostra?
Ci metterei quella Clotilde che è a Novi, la migliore che ho per cucina.
Prestissimo farò a Cuneo una corsa, e vedrò.
Farò tutto il possibile e l'impossibile, e Iddio e la Madonna spero faranno il resto.
III Se la tua salute non è peggiorata, fatti pure visitare dal Professore di Don Gigi; capirai che mi trovo molto preoccupato pel personale che è a Venezia,
dopo che ne sono morti e posti fuori combattimento così tanti.
Non è clima che faccia per tutti, e temevo per te.
IV Quanto a partire per la Palestina, desidero, prima,
sentire cosa ti dirà il Professore; tu gli puoi anche chiedere che dice,
se ritornassi in Palestina. Sentilo un po' bene, e riferiscimi su tutto.
V A Schiaparelli che, anche ultimamente, insisteva, o telegrafato
che la tua operazione andò bene, ma che occorre procrastinare
perché non ti senti pienamente a posto.
VI A Don Gemelli ho scritto subito nel tenore da te consigliato;
- attendo ora lettera, che ti comunicherò.
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VI Ho telegrafato jeri a Don Pensa, e per espresso gli mandai anche, da jeri,
l'avviso urgente ricevuto qui dalla Cassa di Risparmio di Venezia,
che diceva trovarsi in sofferenza dal 3 Maggio le cambiali pel nostro prestito con essa
per L.200.000. Che, se entro 5 giorni (l'avviso ha la data del 3 corr.),
non si provvede, protestano gli effetti già scaduti, e si dovrà pagare tutto.
Io le nuove cambiali, da me firmate, valevoli per mesi 4, le mandai da tempo,
e D. Sterpi assicurò D. Perduca che le aveva ricevute. Vedi subito Don Pensa,
per non avere sgradite sorprese, se Don Sterpi non avesse provvisto,
prima di sua partenza; e, se vi mancasse del danaro, né sapeste come provvedere,
telegrafatemi quanto, e vedrò che posso fare. Ma è male ridursi a codesti estremi.
Mi pare, oggi, no avere altro.
Salute, conforto e benedico te e tutti. Aff.mo tuo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione d. D. Provv.za