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[Al M. Rev.do Signore
Don Giuseppe Adaglio
Istituto Artigianelli alle Zattere Gesuati
in Venezia ]
Anime e Anime !
Tortona, il 27 Giugno 1927
Caro Don Adaglio,
Grazia e pace da N. Signore Gesù Cristo!
I Ricevo la tua lettera del 26 corr.
Desidero che scriva tu al Patriarca la lettera stessa di cui mi hai inviato copia,
e che ti rimetto. Ho modificato e tolta solo qualche parola. Spedisci per raccomandata.
II Ad essa unisci le copie dattilografate delle lettere di D. Gemelli,
e la lettera del Patriarca stesso a Don Gemelli.
III Vado, domani, a Roma.
Di là scriverò al Patriarca e ai nostri, contemporaneamente.
Scriverò da Roma il 2 luglio festa della Visitazione di Maria SS., per tua norma.
Al
Patriarca, come facendo seguito alla tua, dicendogli
dirò, con ogni rispetto,
che
mi sono sentito sento
nella spiacevole necessità di dover dare disposizioni
perché il personale si ritiri, e userò, press'a poco la forma della lettera
che già prima volevo mandargli, e che mi avete detto di sospendere.
A Don Gemelli dirò che si trattengano sino alla fine della stagione,
solo
se pregati per iscritto e direttamente
personalmente dal Patriarca, e ciò allo scopo che,
per quanto può dipendere da noi, non ne vengano danni materiali al Patriarcato.
Cafarnao - Quanto a Cafarnao, hai pienamente ragione,
e ne scriverò chiaro allo Schiaparelli, al quale devo rispondere per una sua lettera d'augurî
e dove mi chiede se mi ha offeso (il che non crede) e perché sono in collera con lui.
Basterebbe che egli vedesse, per un'ora, il mio lavoro, e non direbbe più così.
Pazienza!
Però che pena mi è far patire la
tanta brava gente!
Ma, più di così, non posso fare, - Dio lo vede.
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II E tu, come stai? Come va la cura? Io prego per te, caro Don Adaglio,
e tu fa la volontà di Dio. Fa quello che puoi per guarire, e poi fiat voluntas Dei!
III Dirai a Don Martinotti che Don Sterpi mi ha rimesso quel plico di carte
il 21 corr., quando fui a Cuneo. Ho letto la lettera che le accompagnava,
le altre non l'ho ancora potuto. Pazienza anche lui!
Bisognerà che abbiate una grande pazienza con me.
Il 3 luglio sarò, spero ad Imola, e poi conterei di spingermi fino a Venezia.
Saluto, conforto e benedico te e tutti in G. Cr. e Maria SS.
Aff.mo tuo
Sac. Luigi Orione d. D. Provv.za