V005T046 V005P384
[Al M. Rev.do Signore
Sigr. Don Giuseppe Adaglio
a Villa Moffa - Bra per Bandito
Piemonte]
+ Anime e Anime!
Roma, il 9 Ag. 1927
Caro Don Adaglio,
Grazie e pace da N. Signore!
Sono qui da jeri mattina; ed ho trovato già la risposta del Senatore Schiaparelli.
Essa (tra l'altro) dice testualmente: «Quanto al quesito che Ella mi pone circa Cafarnao posso rispondere senza alcuna perplessità essere nostro desiderio che i Padri
della Div. Provvidenza abbiano essi la direzione di tutta l'azienda agricola,
oltreché della vita spirituale.
I medesimi corrisponderanno direttamente con me, e con D. Gemelli prenderemo a voce tutti gli accordi, fra i quali quelli della loro abitazione, separata dall'Ospizio.
Le Suore avranno la cura dell'Ospizio, e i Padri di tutta l'azienda.
Naturalmente le Suore saranno sotto la direzione dei Padri.
Quanto al giovane (Renato) di cui mi fa cenno, se egli è anche meccanico,
con gran piacere lo prendiamo noi per Cafarnao, dove di un meccanico
vi è assolutamente bisogno.
Noi gli corrisponderemo il suo stipendio in quel modo che sarà stabilito».
Che ne dici? Mi pare che si possa accettare. Aspetto tuo parere.
Tengo a spiegare il resto, brevemente.
Egli dice di mandare subito D. Gemelli a prendere semplicemente in consegna
le cose di Cafarnao, e poi subito parta per Rodi, onde lasciare libero D. Bruno
di venire in Italia ad assistere suo padre grave.
(Questo glie lo avevo detto io, che cioè mi urgeva richiamare provvisoriamente D. Bruno).
Ritornato D. Bruno a Rodi, Gemelli dovrebbe venire in Italia
per conferire col Senatore etc.
Vuol dire che poi se tu guarirai, vedremo se potessi andare tu a Cafarnao.
Ho fede che guarirai bene.
Confida nella Madonna e nel Beato Cottolengo.
V005P385
Nella mia lettera al Senatore, io non ho messo avanti il tuo nome,
unicamente perché, dopo il recente attacco del tuo male, non so per quanto tempo
e quali cure dovrai fare, prima di potere con animo un po' tranquillo
permetterti di tornare in Oriente.
Non avendo egli accettato di avere un prete solo da Messa, io gli scrissi:
pel momento potrei darle Don Gemelli.
Il Senatore come il Governatore di Rodi chiedono un altro Sacerdote per Rodi,
per la tenuta di Mangarlì, fuori Rodi, - dove, una volta che tu possa andare in Terra Santa, potrò sempre trasferire D. Gemelli, - il quale già ora, andando a Rodi,
potrà prendere conto di quella posizione.
Attendo ora notizie di tua salute.
Oggi spero scrivere anche a D. Cremaschi.
Digli di preparare i posti per i dodici polacchi, - uno dovrebbe essere un Prelato
che passò a noi qualche anno fa.
Sarò alla Moffa pel 15 corr., forse il 14 sera.
Mi trattengo qui fino a venerdì.
Ho già scritto a D. Gemelli; a Don Bruno, a Fra Giuseppe.
Ho telegrafato jeri di qui al Parroco di D. Bruno chiedendo notizie del malato,
per richiamare d'urgenza - se del caso - D. Bruno.
Ho risposto anche al Senatore. Però ho bisogno d'un segretario: non ce la faccio più, e tanti si lamentano che non scrivo e molti interessi vanno a male.
Datemi voi Sacerdoti un Segretario di vostra fiducia, per me andrà sempre bene.
Mandami tue notizie. Saluto, conforto e benedico te e tutti.
Aff.mo tuo in Gesù Cr. e Maria SS.
Sac. Orione d. D. P.