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[Al M. Rev.do Signore

Sig.r Don Giuseppe Adaglio Ospedale Italiano

di Caifa Palestina]


      Anime e Anime!

      Tortona, il 28 Genn. 1930


 Caro Don Adaglio,


 La grazia e la pace di N. Signore siano sempre con noi!

 Stamattina ti ho scritto e spedito una lettera, a Caifa; ora, con la posta delle 11,

ho ricevuto la tua del 16 corr. e altra lettera da Nazaret, (del 14 / 1), da Fra Giuseppe,

da Casa Nova di Nazaret. Capisco che egli ti ha dunque lasciato per recarsi a Cafarnao;

- mi dice che poi tornerà a Caifa, e mi assicura che ora stai molto meglio. Deo gratias!

 Qui e in altre Case continuiamo a pregare per te .

 Continua a mandarci notizie, e noi seguiremo a pregare.

 Da parte mia no ho alcuna difficoltà che tu vada a Rodi, - e certo non sarei contento che tu arrischiassi il viaggi sin qui ora, da solo e d'inverno. Speriamo che tua Mamma

vada sempre migliorando, - quindi urgenza non c'è; sono rimasto d'accordo

con tua Sorella che mi tenga informato.

Però è bene che io sappia dove tu sei per qualunque evenienza, che spero non verrà;

ti ripeto: sta tranquillo, il pericolo è passato; - io, del resto, seppi della polmonite

di tua mamma a pericolo passato.

 Ringraziamo il Signore di tutto !

 Da Rodi verrai poi quando lo potrai, - per ora pensa a guarire.

 Scrivo a Fra Giuseppe a Cafarnao, e spero che le lettere che ti avevo inviato colà

non siano lette da altri, - te le porterà lui, ritornando da te.

 Prega per noi tutti, come tutti facciamo per te.

 Ti conforto nel Signore, caro Don Adaglio, e ti benedico !

 La SS. Vergine, Salus infirmorum - ti guarisca presto e bene .

 Tuo aff.mo


     Sac. Luigi Orione  della Div. Provv.

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 Abbiamo la infermeria piena di malati, - ce n'è un'infinità a Tortona

causa l'inverno pieno di piogge e di umidità.

 Abbiamo un Chierico grande gravissimo con polmonite. Prega.

 Cosa strana! la temperatura jeri e oggi salì a 42!