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[Raccomandata

Al Molto Rev.do Signore

Don Giuseppe Adaglio

presso Sua Beatitudine Mons. Barlassina

Patriarca Latino in Gerusalemme (Palestina)]


       Anime e Anime!

       Tortona, il 28 Agosto 1930


 Caro Don Adaglio,


 Grazia e pace da Nostro Signore!


 Ho ricevuto jeri sera la tua, dove parli che hai fatto già gli Esercizî Sp.li

presso i Salesiani. Ho ricevuto anche lettera da Fra Giuseppe che dice come è la faccenda della casa presso il lago.

 Le disposizioni che do sono queste: tu, per ora, trattieniti presso il Patriarcato,

e, intanto, scrivi a Fra Giuseppe che si tenga pronto a lasciare Cafarnao, ad un tuo cenno.

Egli però continui a dare conto della azienda agricola all'Associazione, sì che non abbiano da dire nulla, - e mandi subito tale relazione, - così che, quando ti scriverò, egli possa dire d'aver messo al corrente sino agli ultimi giorni, poiché la cosa non può protrarsi di molto.

 Ti scriverò; - e, se tu crederai, di andarlo a rilevare, va pure; ma sarà bene

non parlare con le Suore, a meno che esse ti richiedessero,

- e ciò ad evitare pericoli di altri incidenti.

 Oggi è giorno di grande fatica, ma presto scriverò al Patriarca che, se egli ci offre qualche posizione accettabile, voi resterete, diversamente tornerete in Italia.

Ho sperato fino ad giorni fa che tu avresti potuto tornare a Cafarnao, ma stando presso

il Lago, senza più avere a che fare con le Suore, - come sai che si era convenuto -

ora che anche questa speranza è caduta, Fra Giuseppe non può restare colà solo e così. Questa decisione la ho presa dopo aver pregato e in seguito a lettera del Marchese

Salvago Raggi. Tu scrivi a Fra Giuseppe con assicurata, cioè in modo che la lettera

gli giunga, e non possa venirgli intercettata ed egli poi tenga riservato.

 Credo che S.E. il Patriarca non avrà difficoltà a darti un po' di ospitalità, e comunque, sarà soddisfatta ogni spesa. Se tornate, l'Associazione pagherà il viaggio, credo.

 So quanto tu desideri stare in Palestina, - anche a me e a tutti i Sacerdoti riuniti qui

in questi giorni, spiacerebbe assai toglierci affatto dalla terra di Gesù e vedervi partire;

si è già venuti via da Rafat, ora da Cafarnao, e lasciando ora Terra Santa

non so che impressione si lascia, né se quando capiterà di poterci tornare.

Se il Patriarca dunque avesse una posizione adatta, sarei disposto ad inviarvi anche

Fra Antonio, conosciuto da Fra Giuseppe, Eremita che già ha fatto il militare ed ha 25 anni -braccio di lavoro e figlio di buono spirito, - è con noi da 14 anni.

Io lo ho chiamato qui agli Esercizî, ed egli verrebbe assai contento a lavorare

in Terra Santa.

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 Non ho più tempo: intanto preghiamo.

 Raccomando a te e a Fra Giuseppe pazienza, carità e di offrire a N. Signore

ogni vostro sacrificio e pena.

 Gesù e Maria SS. ci assistano, ci confortino e benedicano.

 Aff.mo tuo


     Sac. Luigi Orione  dei figli della D. Provv.za


P.S. Non voglio rispondere a certe cose che scrivi,

perché tu le scrivi ignorando ciò che ho fatto per te e per salvare codesta posizione, diversamente non scriveresti così. Pazienza!

 Siamo qui in 25 Sacerdoti della Congr. tutti confortano e ti salutano fraternamente.

 W. la Madonna della Guardia!