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[Al Molto Rev.do Signore

Don Giuseppe Adaglio

presso Sua Beatitudine il Patriarca Latino Mons. Barlassina

di Gerusalemme]


     Anime e Anime!

     Tortona, 24 Nov. 1930 lunedì


Solo spedita il 25/XI per fare il vaglia


 Caro Don Adaglio,


 La Grazia di N. Signore e la sua pace siano sempre con noi!

 Vengo a te con una dolorosa notizia. Non so se i tuoi ti abbia scritto

che tua mamma non sta bene.

Abbiamo saputo qualche cosa dalla Gracis sabato, ma ci disse che essa andava a casa tua,

e oggi sarebbe tornata, e ci avrebbe saputo dire qualche cosa di più preciso.

Le ho parlato poco fa; le notizie sono press'a poco le stesse, cioè sempre piuttosto gravi.

Mi disse che forse già i tuoi ti avevano scritto o telegrafato, ma non seppe assicurare.

La tua sorella è presso la malata da alcuni giorni e vi sono tutti i tuoi fratelli,

anche l'ufficiale. Ha dei momenti nei quali capisce, in altri no, - e crede di essere a Sale.

 Le hanno preso un'infermiera, ma non la vuole.

 È di fibra robusta, solo si teme che possa venire una paralisi.

 Un po' di miglioramento c'è, perché pare che, a principio, sia rimasta lì,

e non conoscesse affatto, per congestione cerebrale. Mi ha detto che ogni tanto ti chiama.

 Mi pare sarebbe il caso di venire, a meno che i tuoi, non ti abbiano mandate, direttamente, notizie più tranquillanti.

 Pericolo imminente pare che ora non ce ne sia più, per quanto ho potuto comprendere, ma temono un assalto del male.

 Io non saprei di preciso che cosa ti potrà occorrere, - ti mando L 1500;

telegrafami se te ne occorre di più; oppure se decidi, e ti viene bene partire immediatamente, prega il Patriarca di voler anticiparti, che io Lo compenserò immediatamente, e così per il resto che ti mantiene.

Qui ho raccomandato che si preghi per tua mamma, e anch'io prego. A me, si uniscono nell'inviarti fraterni conforti Don Sterpi, Don Gatti, Don Perduca. Anche la madre

di Don Perduca non sta bene, - è qui al «Dante», e l'altra notte le ha fatto la S. Comunione alle 2, perché si temeva che restasse lì: ha mal di cuore, e da più notti non chiude occhio,

e pur di giorno non riposa.

Coraggio nel Signore, caro Don Adaglio, - la SS. Vergine assista e guarisca la tua mamma. Ella che è salus infirmorum, e dia conforto a te e ai tuoi. Tuo aff.mo in G. Cr.


      Don Luigi Orione  della divina Provvidenza