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     Anime e Anime!

     [Tortona,] 21 Marzo 1931 - S. Benedetto Ab.


 Caro D. Adaglio,


 mando alcune norme, regolati su di esse. - Non ne ho copia;

tienile che poi ci darò forma, mi servirà di materiale.

 Norme per la visita alle Case della Piccola Opera

 1/ Fare quanto possiamo affinché dalle Case e dai singoli che le abitano

o vi hanno attinenze ne risulti la gloria di Dio e il vantaggio delle anime,

- e farlo con ogni sollecitudine e carità in Domino.

 Nella visita alle Case meritano speciale considerazione : Le pratiche di pietà;

vedere se si procede in esse con leggerezza; se si fa e da tutti e insieme la Meditazione;

a che ora, su che autore; se con troppa facilità si dispensa dalla Meditazione

o da altre pratiche di pietà. Se si fa la lettura spirituale insieme, su che libro,

per quanto tempo al giorno.

 Se si fa la lettura in refettorio, se la preghiera prima e dopo i pasti,

e prima di coricarsi e nel levarsi. Se si fa l'Esercizio della buona morte.

E gli Esercizî Spirituali da quanto tempo.

o sSe dell'Esercizio della buona morte se ne compiono le pratiche

molto imperfettamente. Esame di coscienza ogni giorno.

 Se si fa almeno una conferenza mensile ai confratelli e il rendiconto mensile.

 Come è curata la vocazione e le vocazioni.

 2/ Cura che si ha dei chierici dai direttori e dell'altro personale coadiutore.

Se hanno la scuola, da chi, quante ore al giorno e su quali materie.

 Se la scuola si fa con regolarità, se le si dà tutta l'importanza che merita,

se è fatta con impegno, se è seria, se i chierici sono di essa soddisfatti,

se ne cavano profitto.

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 Se c'è la bella usanza che i chierici facciano studio in comune con gli allievi od, almeno, tra loro e sotto qualche fraterna assistenza.

 3/ Se i superiori, sacerdoti, chierici, o secolari che siano trattano con tutta riserbatezza i giovani e vedere se si mettono in pratica le norme della vita di comunità religiosa date in proposito. (sono quelle stampate)

 4/ Osservare come sono tenute le camere dei superiori, le camerate dei giovani,

i posti di vigilanza degli assistenti nelle camerate; i cessi, i bagni, la cucina.

 5/ La nettezza delle persone e degli abiti; - il modo di vestire e la biancheria;

la pulizia tenuta nelle varie case.

 6/ I nomi dei confessori e sacerdoti estranei, che frequentano le case.

 7/ Interessarsi della frequenza ai sacramenti dei giovani, del personale addetto

e chierici, dai chierici esigere ila certificato che si confessano settimanalmente.

 8/ Vedere se nelle case si dà comodità e libertà di confessarsi

e di fare le pratiche di pietà .

 9/ Come è impartita nelle case la istruzione religiosa; se hanno il Vangelo, istruzione catechistica e quanto alla settimana, istruzione di storia sacra, - e da chi.

 Altre istruzioni morali, educative di galateo.

 10/ In complesso come va la vita religiosa in ogni casa, l'unione tra i religiosi

e di ciascuno col direttore, lo spirito di preghiera, di lavoro, di carità fraterna:

se si fanno preferenze.

 11 Se si notano tra i chierici degli speculatori sulla Congregazione,

chierici di poco spirito, di poco rendimento, che lasciano dubitare di aspirare più che tutto alla ordinazione, non a vera vita religiosa.

 Quali castighi si danno.

 Se si battono i giovani o si maltrattano con mali modi e parole.

 Se vi è un'anima sola ed un cuor solo oppure se vi sono gruppetti di chierici, malumori e mormorazioni, amicizie morbose, carezze ai giovani.

 Se si dà sempre la buona notte.

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 12/ Se vi è sia tra i sacerdoti chierici o coadiutori chi fa borsa, chi tiene peculio,

chi mostri attacco alla roba.

 Chi desideri abiti o biancheria non da povertà religiosa; chi mangia fuori pasto,

chi fuma, chi fiuta, chi è facile a spendere in viaggi o libri o bibite etc.

 Come si tien conto degli abiti e della roba di casa;

chi vuole avere di frequenti abiti, scarpe, libri etc.

 13/ Andamento delle scuole e delle officine: insegnanti:

profitto alunni, attività e passività.

 13bis/ Relazioni in cui ogni casa è con Don Pensa, col Vescovo,

con le autorità ecclesiastiche della parrocchia e clero, - con le autorità civili e scolastiche.

 14/ Se tutto è in regola con le attività scolastiche, e se si è in buoni rapporti o no.

 15/ Ampia relazione sulla situazione morale e stima che si ha

all'esterno di ogni casa.

 16/ Particolareggiato rapporto sulla situazione economica di ogni casa,

se nelle case e individui c'è spirito di povertà.

 17/ Relazione sulle Suore addette alle Case, - e se vi è la debita Separazione;

- modo con cui il nostro personale si comporta con le Suore

e le Suore col personale e Alunni.

 18/ In mano di che è l'infermeria, la portineria, la cucina e la Chiesa, la contabilità.

 19/ Animare tutti e ciascuno alla osservanza della vita religiosa e a vivere

dello spirito di fede, di umiltà, di carità, di lavoro, di semplicità, di povertà, di illibatezza, di obbedienza, di sacrificio, di grande amore al Papa, ai Vescovi alla Chiesa, ai piccoli

ai poveri - spirito proprio della nostra Congregazione.

Raccomandare sia ai Direttori che ai Sacerdoti e Chierici che diano in se stessi exemplum bonorum operum in omnibus: in doctrina, in integritate, in gravitate, in caritate.

 Avvertire i Direttori che non propongono per le Sacre Ordinazioni,

se non quei chierici  a) che hanno i voti,  b) che hanno dato prova positiva di buono spirito, c)  e che hanno data danno certezza morale di dare alla Chiesa e alla Congregazione Sacerdoti esemplari e degni.

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 E badino che siano veramente bene istruiti nella teologia, prima nella Dommatica

e poi morale, nelle rubriche e cerimonie sacre, ed eruditi di quanto può occorrere

perché possano essere nella scienza di Dio ed ecclesiastica e nella bontà

della vita e dottrina sana sal terrae et lux mundi.

 20/ Sospenderai i lavori di costruzione o di muratura di qualunque nostra Casa, anche di poca entità di spesa, - se non avranno prima ottenuto un permesso scritto da me.

Fa evitare qualunque spesa che non va in pane o in cosa di urgente

e più che evidente necessità. Si vigili molto: I) sulla moralità, sulla vocazione,

sulla economia: II) vigilanza e cura dei malati.

 21/ Ogni Casa abbia a posto i suoi registri, abbia il suo archivio,

facciasi un po' di cronaca di ogni Casa.

 22/ Si tengano ben d'occhio i libri, le riviste, i giornali.

 23/ Vedere che cosa si dà nei pasti, e come sono confezionati i cibi:

quantità e qualità.

 24/ Che i Direttori non vogliano fare tutto da sé, e non facciano riforme né novità.

 25/ Avvertire i Direttori e Sacerdoti che

 I° loro dovere è di dare buono esempio in tutto.

 II° dovere dei Direttori è la cura dei Sacerdoti, Chierici e Confratelli.

 III° dovere è la vigilanza su tutti; e per certe disposizioni spiacevoli

possibilmente incaricare qualche altro Superiore.

 IV° dovere: economia fino all'osso, ma non far patire il personale,

e non lesinare con i malati.

 Evitare ogni minima spesa non necessaria, - e non lasciare debiti ai Successori.

 26/ Si consacri l'anno alla "Mater Dei"; - si intensifichi in noi e negli altri,

specie ai nei Confr.lli e dipendenti una tenera e filiale devozione alla Madonna.

 27/ Studiare con ogni singolo Direttore la possibilità che ogni Casa apra,

infra annum, un Oratorio Festivo come istituzione che ricordi il Centenario

proclamazione dogma della Mater Dei.

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 Oltre a queste norme generali, e buttate giù come venivano, tu poi nelle tue visite, stenderai il tuo lavoro su tutto quanto vedrai necessario, utile o conveniente

al bene della Congregazione e di ogni singola Casa e dei singoli Confratelli.

- Oggi ti fu spedito un pacco di opuscoletti sul modo di fare il Rendiconto mensile.

Il rendiconto che tu lo riceverai da ogni nostro Religioso, compresi i Sacerdoti,

come loro scrivo al Direttore di ogni Casa. Esso è mezzo efficacissimo per perseverare

nella vocazione e mantenere buono spirito.

 Gli antichi religiosi per ricordare ai Superiori che ricevevano i rendiconti

e, più, perché sapessero come dovevano regolarsi e quali buone risultanze saperne trarre potevano trarne, avevano famigliare un verso latino, che nel nostro volgare equivale a:

Consigliare, correggere, insegnare, consolare, perdonare, sopportare e pregare.

E questo farai tu con tutti, con il divino ajuto.

 In questi giorni pregherò specialmente per te e per le Case e pei Confratelli

del Veneto - Stasera parte spero far partire una lettera per Don Pensa, Don Vincenzo

e per la Superiora di Lido; domattina domani sera spero per Mestre, Villa Soranzo

e Padova; avverto i Direttori delle Case che tu sei incaricato di una ispezione, che riguarda ogni Casa nella loro situazione morale, religiosa, scolastica, professionale ed economica,

e il rendiconto di ogni singolo Religioso o aspirante.

 Tu arrivando in ogni Casa poi distribuirai subito i piccoli opuscoletti dei rendiconti perché, seguendo quello, ciascuno si prepari, prima, a farlo bene. - Ciò che nei rendiconti sa di intimità personale di chi li fa non si deve mai dire, fuori che si avesse bisogno

di consiglio o lo richiedesse la necessità.

 Ti conforto e benedico in Gesù Cristo e nella santa Madonna.

 Prega per me - Saluto e benedico tutti nel Signore.

 Aff.mo tuo


     Sac. L. Orione  O. D. P.


 P.S. Perché la visita sia annunciata alle Case del Veneto

dal Superiore locale, - scrivo non alle singole Case, ma a Don Pensa,

che la comunichi a tutti i Direttori.

Spedisco a lui contemporaneamente a questa.

Quindi quanto ho scritto diversamente, resta modificato in questo senso.