V005T112 V005P495
[Espresso
Al M. Rev.do Sig.r D. Giuseppe Adaglio
Istituto Artigianelli alle Zattere in Venezia]
[Roma, li] 16 / 4 [1]931
+ Anime e Anime!
Caro Don Adaglio,
La grazia del Signore sia sempre con noi !
Ricevo la tua del 13 c, m qui solo oggi, - a mezzodì.
Va tutto bene - Spero questo espresso ti trovi ancora a Venezia -
Penso sia meglio tu vada a Tortona, quando vedrai di poter andare;
- là c'è anche D. Sterpi e Don Perduca, - e verrò anch'io, - così si è insieme;
e si provvederà per Mestre.
Sono anch'io di parere che Don Attilio abbisogni d'un aiuto, e urgente.
Quando sei a Tortona, mi avvertite; se dovessi tardare di qualche giorno, pazienza! mi aspetti; - e, intanto, ordini i tuoi appunti, e parli con D. Sterpi e D. Perduca,
di tutto e di tutti, come e più che fossi io; - con quei due puoi dire tutto.
Mi spiace del tuo malessere; l'aria di Tortona, che, senza paragone,
è migliore di quella del Veneto, ti gioverà alla salute, - è anche la tua aria nativa.
Sono qua giunto otto giorni oggi, ma non ho potuto ancora andare né alla Colonia
né a Squarciarelli.
Sono stato ad Anzio; ed ho definito ogni cosa pel Soratte;
ho anche preso la custodia degli Eremi sabato.
Domenica c'è la festa annuale.
Sto trattando col Card. Lega e Notajo Buttaoni per Squarciarelli.
D. Risi fu malato, da Pasqua, ora va meglio.
Salutami tutti. Aff.mo in G. Cr, e Maria SS.
Sac. Orione D. P.
P.S. Io devo venire a Tortona, - poi, magari, ritornerò a Roma.