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[Espresso

Al M. Rev.do Sig.r D. Giuseppe Adaglio

Istituto Artigianelli alle Zattere in Venezia]


      [Roma, li] 16 / 4 [1]931

 +     Anime e Anime!


 Caro Don Adaglio,


 La grazia del Signore sia sempre con noi !

 Ricevo la tua del 13 c, m qui solo oggi, - a mezzodì.

 Va tutto bene - Spero questo espresso ti trovi ancora a Venezia -

Penso sia meglio tu vada a Tortona, quando vedrai di poter andare;

- là c'è anche D. Sterpi e Don Perduca, - e verrò anch'io, - così si è insieme;

e si provvederà per Mestre.

 Sono anch'io di parere che Don Attilio abbisogni d'un aiuto, e urgente.

 Quando sei a Tortona, mi avvertite; se dovessi tardare di qualche giorno, pazienza! mi aspetti; - e, intanto, ordini i tuoi appunti, e parli con D. Sterpi e D. Perduca,

di tutto e di tutti, come e più che fossi io; - con quei due puoi dire tutto.

 Mi spiace del tuo malessere; l'aria di Tortona, che, senza paragone,

è migliore di quella del Veneto, ti gioverà alla salute, - è anche la tua aria nativa.

 Sono qua giunto otto giorni oggi, ma non ho potuto ancora andare né alla Colonia

né a Squarciarelli.

 Sono stato ad Anzio; ed ho definito ogni cosa pel Soratte;

ho anche preso la custodia degli Eremi sabato.

 Domenica c'è la festa annuale.

 Sto trattando col Card. Lega e Notajo Buttaoni per Squarciarelli.

 D. Risi fu malato, da Pasqua, ora va meglio.

 Salutami tutti. Aff.mo in G. Cr, e Maria SS.


     Sac. Orione  D. P.


P.S. Io devo venire a Tortona, - poi, magari, ritornerò a Roma.