V005T119 V005P506
[Al M. Rev.do Don Giuseppe Adaglio
presso la Parr. di Ognissanti
Via Appia Nuova 224 fuori P.S. Giovanni Roma]
+ Tortona, 12 Genn. 1933 A. XI
Caro Don Adaglio,
Grazia e pace da N. Signore!
I Sono stato jeri a Gavi a trovare la sorella di Don Garbarino;
questi fu qui, jeri mattina, a celebrare al Santuario -
La malata è paralizzata dal lato sinistro, ma parla e mantiene piena intelligenza.
È molto rassegnata, un po' abbattuta, vorrebbe morire presto per non dare disturbo.
Ha un figlio d'oro, dottore.
Don Garbarino andrà a Torriglia, forse domani; per un po' non verrà.
II Sono contento che, per ora, si mettano i quadri e la Mater Dei:
ci voleva la scopa della Visita Apostolica, perché la Mater Dei potesse trovare posto
nella Chiesa nostra di Roma, - non devo tacere che per me
(che lo avevo chiesto ripetutamente), era un dolore.
III Spero che il lavoro dei lampadari proceda con alacrità,
- e che lo stemma venga presto.
IV Il Rosati è a Roma da più giorni, - mi ha già scritto:
è lui che si fece richiamare con sotterfugio.
V Ti mando una lettera di Don Pensa, che riguarda il nipote di Don Risi.
Puoi
Parlane a Don Risi, - per ora non c'è da allarmarsi, - c'è
da pregare:
- vi terrò informati.
VI
Come vedi vedrà,
ho insistito pel
ritorno di Don Ferrari
- spero giunga presto.
Saluto, conforto e benedico in Gesù Cristo e Maria SS.
- specialmente conforto Don Risi: qui si prega pel malato.
Tuo affamo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. L. Orione d. D. PR.