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[Al M. R. Sac. Don Roberto Risi

Convitto S. Romolo  Sanremo]


G P A M !


 +        Instaurare omnia in Christo !


 Mio Carissimo fratello in N. Signore Gesù Cristo Crocifisso.


 Ho tardato troppo a rispondervi, lo vedo anch'io;

ma vedrete che, con la grazia del Signore, mi emenderò.

 In questo frattempo ho però pregato un poco per Voi

ed ho ringraziato il Signore della vocazione che vi ha dato di rendervi religioso

in questa nostra che è la infima tra le Congregazioni di quelli che servono Dio

secondo i consigli del Santo Vangelo.

 E adesso vi scrivo di proposito in questa Santa Festa della Madonna SS. del Rosario

quasi per fortificare in voi per l'intercessione della SS. Vergine la Santa vocazione religiosa,

e difenderla da ogni disturbo mettendola sotto il suo Materno Patrocinio.

 Lo scopo dunque della presente è di dirvi che con assai grande consolazione

vi ricevo tra i fratelli religiosi dell'Opera della Divina Provvidenza

nel nome SS. di Nostro Signore Gesù Cristo Crocifisso e di Maria SS. Immacolata

e i San e S. Giuseppe e dei Beati Apostoli Pietro e Paolo e di tutti i Santi nostri Protettori.

E ormai credo giunto il tempo nel quale non dobbiate più differire la Vostra offerta a Dio - non temete: confidate nella Divina Provvidenza e in Maria SS. Madre di questa Opera -

il Signore che ha cominciato in voi l'opera buona Egli la perfezionerà!

 Voi passerete dunque con ogni sollecitudine alla Casa di S. Remo

dove per queste prime settimane dell'anno aiuterete il nostro fratello Don Goggi

amandovi fraternamente nel Signore - come pure a lui scrivo - e adoperandovi

con grande carità mutuamente a farvi santi, ai piedi di quella Nostra Santa Madonna.

 Dopo, quando il Convitto sia avviato, voi e il Ch. Ferretti che trovasi colà,

farete 10 giorni di Santi Esercizî insieme, ed insieme farete i Santi Voti

o nel dì di S. Stanislao Kosta [Kostka] esta dell'8 Dic. della Immacolata.

 Su, caro Don, Risi, diamoci davvero a Dio, tutti a Dio, che si è dato tutto a noi:

formiamo tutti noi stessi su Gesù Cristo Crocifisso per formare e rinnovare tutti gli altri:

Instaurare omnia in Christo!

 Come deve essere riuscito consolante per tutte le anime dei nostri

l'aver sentito che anche il S. Padre, la prima parola che ha rivolto al mondo

l'ha voluta compendiare nel motto di S. Paolo che è da tanti anni

la parola-programma dell'Opera d. Div. Provvidenza: Instaurare omnia in Christo!

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 So che a Tortona lasciate una buona guida spirituale,

ma confortatevi che a S. Remo facilmente vi troverete il P. Raffo, gesuita,

che mi hanno detto doveva da Genova essere traslocato là.

 È un gran maestro di Spirito, confessore dell'Arcivescovo Magnasco

e guida di tante anime di piissimi Sacerdoti.

 Che se non trovaste lui - vi sono buoni Religiosi: Gesuiti, Assunzionisti - Benedettini, Cappuccini - e a Taggia - vicino a S. Remo - pure i Carmelitani Scalzi.

Potreste anche andare da Monsig. Daffra, che è a S. Remo tutte le settimane si può dire.

 Dunque munito di orazione e di santo e sacerdotale coraggio, con ogni volontà

di instaurare Ch Cristo in voi e negli altri, con l'aiuto della Divina grazia e di Maria SS. -

egredere de domo tua et de cognatione tua et accinge lumbos tuos!

 Fate la vostra offerta a Dio, lasciate tutto ciò che vi è di più caro,

pensate che andate a provvedere all'anima vostra, e non tardate di più:

i momenti sono preziosi, come sapete, e Dio li ha contati tutti.

 Vedete che il demonio, quando non può distogliere uno dalla risoluzione

di consacrarsi a Dio, stima fare gran guadagno se ottiene la dilazione di un giorno,

di un'ora, perché, dopo quell'ora, spera gli sia non difficile riuscire ad impedire all'anima

di darsi tutta a Dio. Vedete quindi di licenziarvi bellamente e in Domino dai vostri

con meno parole possibili e di affrettare la vostra andata. Io vi accompagno di qui pregando. Che voi andate ne ho scritto già a D. Goggi Avrete forse da celebrare

la S. Messa in una Chiesuola di Suore Carmelitane - dove c'è una Baronessa che può

aiutare molto l'opera, ed ha promesso quest'anno di aiutarla, ma voi parlatene ora subito

con Don Sterpi: andava lui prima, quindi vi potrà informare meglio di me.

 Che il Signore indirizzi i vostri passi e vi guidi ora e sempre

e vi riempisca tutto di una grande carità e dolcezza -

sì da spargere ovunque andrete il Suo santo Amore - che è tutto.

 Passerete con Don Sterpi a prendere la benedizione di Monsig. Vescovo

e Dio vi benedica e benedica tutta l'opera vostra.

 Preghiamo senza intermissione, e nell'orazione troviamoci tutti uniti;

e, massime all'altare, siamo un cuor solo ed un'anima sola giacché all'altare spezziamo

un solo Pane che ci nutre tutti e ci vivifica d'una stessa vita

e simboleggia la nostra ineffabile unità.

 Direte a Goggi che Merlo verrà al più presto -

non essendo qui ancora giunto Cesare di Sicilia.

 Saluto carissimamente Don Stirpi e tutti di costì

e a tutti mi raccomando tanto che preghino per l'anima mia

 Abbiatemi,qua caro mio fratello Don Risi,

quale vi sono in Gesù e Maria SS. Madre Nostra vostro aff.mo fratello


      Sac. Orione Luigi  dell'Opera della Divina Provvidenza

Roma, 4-6 Ottobre 1903

 P.S. Andando da Monsig. Vescovo gli baciate il Sacro anello per me,

e così a Monsig. Daffra.